L'amministrazione non può considerarsi onerata della contestazione delle interpretazioni normative della parte, anche a prescindere dalla considerazione delle motivazioni espressamente fornite nell'invito al pagamento e nelle altre comunicazioni che hanno preceduto l'irrogazione della sanzione per motivare la richiesta di annullamento dell'atto in autotutela. Anche a prescindere dagli arresti giurisprudenziali che chiaramente riferiscono l'effetto retroattivo alla presentazione dell'istanza (e non prima), basti riflettere sulla espressa previsione dell'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:2002;115_art109-com1">art. 109, c. 1, d.p.r. n. 115/2002</a>, che, con riferimento ai rilevantissimi interessi che vengono in considerazione del processo penale, esplicita, sotto la rubrica "decorrenza degli effetti", che questi "decorrono dalla data in cui l'istanza è stata presentata o è pervenuta all'ufficio del magistrato o dal primo atto in cui interviene il difensore, se l'interessato fa riserva di presentare l'istanza e questa è presentata entro i venti giorni successivi".

Commissione Tributaria Provinciale Teramo, sez. I, sentenza 18/01/2022, n. 23

Conservando il debitore, ai sensi dell'articolo<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::L:1942;267_art167"> 167 L.F.</a>, l'amministrazione dei suoi beni e l'esercizio dell'impresa, sia pure sotto la vigilanza del Commissario giudiziale, la notifica operata nei suoi confronti si appalesa come l'unica effettivamente sufficiente e necessaria ai fini del perfezionamento del procedimento notificatorio. Pertanto, quanto ai rapporti tributari, il debitore ammesso al concordato conserva la sua capacità processuale e continua ad essere soggetto passivo d'imposta, nonchè destinatario di tutti gli obblighi di natura fiscale connessi alla prosecuzione della sua attività, rimanendo, l'interlocutore processuale dell'Amministrazione finanziaria. Permanendo tale soggettività passiva, il debitore/contribuente non può calcolare i termini per la presentazione del ricorso dalla notifica al Commissario liquidatore dell'atto impositivo poi impugnato, ma dalla data della notifica dell'atto impositivo a sè stesso.

Commissione Tributaria Provinciale Teramo, sez. II, sentenza 11/02/2020, n. 34

Il raddoppio dei termini di cui all'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1973;600_art43-com3">art. 43, III comma, del d.P.R. n. 600 del 1973</a> e dall'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1972;633_art57-com3">art 57, comma 3, del d.P.R. n. 633 del 1972</a> non presuppone un'effettiva presentazione della denuncia penale, ma solamente l'obbligo della sua presentazione ai sensi dell'art.<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::CPP:;_art331"> 331 c.p.p</a>.. Spetta al giudice tributario il successivo controllo, ove questo venga richiesto con i motivi di gravame, sulla sussistenza di detto obbligo con un giudizio di prognosi postuma, al fine di stabilire se l'amministrazione finanziaria abbia fatto un uso pretestuoso della disposizione richiamata, al solo fine di fruire del più ampio termine per emettere l'accertamento.

Gli elementi di prova raccolti in un giudizio penale, esitato in sentenza non passata in giudicato, pur non essendo valutabili ai sensi dell'art. <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::CPP:;_art651">651 c.p.p</a>., tuttavia possono essere considerati dal giudice tributario come indizi e argomenti di prova.

Commissione Tributaria Provinciale Teramo, sez. II, sentenza 05/12/2017, n. 418

In tema di Tari e Tarsu riferite ad utenze non domestiche, l'imposta totale è calcolata nella duplice articolazione di quota fissa e variabile. La prima è stabilita in base a coefficienti di potenziale produzione dei rifiuti e in base alla tariffa determinata, in tal modo, dall'ente locale, che a sua volta deve coprire tutti i costi di gestione dei rifiuti urbani in relazione al piano finanziario degli interventi in materia e agli obiettivi di miglioramento del servizio. La quota variabile è, invece, rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi. Pertanto, non merita accoglimento il motivo di impugnazione con cui una società esercente uno stabilimento balneare pretenda lo scorporo dalla superficie tassabile di talune aree asserite come non idonee alla produzione di rifiuti (quali battigia, camminamenti e spazi destinati a giochi o sport sulla spiaggia), sia perché la tassabilità di tali aree viene contemplata nella tariffa comunale stabilita per le attività di concessione balneare, sia perché, comunque, l'esercente non risulta aver fornito concreta prova circa l'inidoneità alla produzione dei rifiuti delle aree delle quali trattasi.

Commissione Tributaria Provinciale Teramo, sez. II, sentenza 04/12/2017, n. 422

Non costituisce motivo di nullità dell'atto impugnato l'omessa instaurazione del contraddittorio a seguito dell'invio della comunicazione di irregolarità della dichiarazione ex <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1973;600_art36bis">art. 36-bis del DPR n. 600 del 1973</a> (c.d. "avviso bonario"), atteso che, qualora l'Ufficio non ritenga di accogliere le deduzioni del contribuente, può iscrivere direttamente a ruolo il tributo, avendo, con ciò, valutato implicitamente in termini negativi i chiarimenti forniti dal contribuente, stante l'assenza di nullità o sanzioni previste dalla legge.

In tema di c.d. "detassazione ambientale" deve ritenersi emendabilela dichiarazione del contribuente che pervenga anche oltre i terminiprevisti dall'<a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::DPR:1998;322_art2-com8">art. 2, comma 8, del DPR 322/1998</a> per la presentazionedella dichiarazione integrativa, stante la natura di dichiarazione discienza, e non di atto negoziale, della dichiarazione dei redditi, conpossibilità di contestazione dei dati in essa contenuti nellasuccessiva fase contenziosa, in applicazione del principio dellacapacità contributiva di cui all'art. <a href="decodeurn?urn=urn:doctrib::COS:;_art53">53 della Costituzione</a>. Pertanto,deve ritenersi ammissibile l'integrazione postuma della dichiarazionecon l'inserimento delle agevolazioni di cui alla c.d. "Tremonti Ambiente".

Comm. Trib. Prov. Teramo

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