Corte d'Appello Roma, sentenza 12/01/2024, n. 236
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Testo completo
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE D'APPELLO DI ROMA
SEZIONE PRIMA CIVILE così composta:
Dott. Diego Rosario Antonio Pinto Presidente Dott. Biagio Roberto Cimini Consigliere
Dott. Nicola Saracino Consigliere Relatore riunita in camera di consiglio, ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile in grado d'appello iscritta al numero 2101 del ruolo generale degli affari contenziosi dell'anno 2019, trattenuta in decisione all'udienza del giorno
17/05/2023, vertente
TRA
MA YN (c.f. [...]), difesa dall'Avv.
CAPASSO TERESA (c.f. [...]);
APPELLANTE
E
AL EI (c.f. [...]), difesa dall'Avv. MARINACI
GIUSEPPE (c.f. [...]);
APPELLATA
E
EA IM (c.f. [...]), difeso dall'Avv.
MARINACI GIUSEPPE (c.f. [...]);
APPELLATO
OGGETTO: appello contro la sentenza n. 249/2019 emessa dal Tribunale di
Velletri in data 11/02/2019.
Conclusioni dell'appellante: “Voglia l'Ecc.ma Corte di Appello di Roma, contrariis reiectis: 1) IN VIA PRINCIPALE E NEL MERITO: accogliere per i motivi tutti dedotti in narrativa il proposto appello e, per l'effetto, in riforma della sentenza n.
249/19 emessa dal Tribunale di Velletri, in composizione monocratica, nella persona del
GOP Dott.ssa Paola Pasqualucci, nell'ambito del giudizio N.R.G. 8992/2015, depositata
r.g. n. 1
in cancelleria in data 11.02.2019, accogliere tutte le conclusioni avanzate in prime cure che qui si riportano: “premessa ogni e più opportuna declaratoria del caso e di legge, salvo ed impregiudicato ogni altro diritto e miglior pronuncia, respingere siccome del tutto inammissibili, infondate in fatto ed in diritto, non provate o come meglio, tutte le domande proposte contro la Sig.ra SH A”. e conseguentemente disattendere tutte le eccezioni e le istanze sollevate dagli appellati dinanzi il Tribunale per tutti i motivi meglio esposti nel presente atto;
2) IN VIA SUBORDINATA: ridurre l'entità del risarcimento dei danni ad una somma che la Corte riterrà congrua. Con vittoria di spese
e compensi oltre il rimborso forfettario per spese generali oltre IVA e CPA come per legge relativi ad entrambi i gradi di giudizio, da distrarsi in favore dello Stato essendo la
Sig.ra SH ammessa al patrocinio a spese dello Stato.”.
Conclusioni degli appellati: “dichiarare inammissibile e comunque rigettare, perché destituito di fondamento giuridico e fattuale, l'appello proposto dalla sig.ra
JN SH avverso la sentenza n. 249/2019 del Tribunale di Velletri. In ogni caso, condannare parte appellante alle spese e competenze professionali difensive del doppio grado di giudizio, oltre rimborso forfettario 15%, cpa e iva.”.
FATTO E DIRITTO
Il tribunale di Velletri ha condannato MA YN al pagamento a titolo risarcitorio della complessiva somma di 30.000,00 euro in favore degli appellati, sia in
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