Corte d'Appello Bologna, sentenza 22/01/2025, n. 155
CA Bologna
Sentenza
22 gennaio 2025
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22 gennaio 2025
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22 gennaio 2025
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Il provvedimento analizzato è una sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bologna, presieduta dal dott. Giuseppe De Rosa, in merito a un appello contro un'ordinanza del Tribunale di Bologna riguardante il diniego di un permesso di soggiorno per motivi familiari. L'appellante, un cittadino marocchino, contestava il rigetto della sua richiesta di permesso di soggiorno, sostenendo di essere coniugato con una cittadina italiana e di soddisfare i requisiti previsti dalla normativa. Il Ministero dell'Interno, al contrario, sosteneva che il ricorrente avesse precedenti penali significativi, che giustificavano il diniego.
La Corte ha respinto l'appello, confermando la decisione del Tribunale. Ha argomentato che, sebbene l'appellante avesse una storia lavorativa e non avesse carichi pendenti recenti, la sua pericolosità sociale, evidenziata dai precedenti penali e da condotte violente, non consentiva di accogliere la richiesta di permesso di soggiorno. Inoltre, la Corte ha ritenuto inammissibile la domanda subordinata di protezione speciale, poiché non era stata adeguatamente motivata e non sussistevano i requisiti previsti dalla legge. La decisione si fonda su un'accurata valutazione della personalità del ricorrente e sull'interpretazione rigorosa delle norme in materia di immigrazione.
La Corte ha respinto l'appello, confermando la decisione del Tribunale. Ha argomentato che, sebbene l'appellante avesse una storia lavorativa e non avesse carichi pendenti recenti, la sua pericolosità sociale, evidenziata dai precedenti penali e da condotte violente, non consentiva di accogliere la richiesta di permesso di soggiorno. Inoltre, la Corte ha ritenuto inammissibile la domanda subordinata di protezione speciale, poiché non era stata adeguatamente motivata e non sussistevano i requisiti previsti dalla legge. La decisione si fonda su un'accurata valutazione della personalità del ricorrente e sull'interpretazione rigorosa delle norme in materia di immigrazione.
Sul provvedimento
Testo completo
N. R.G. 324/2024
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA
I SEZIONE CIVILE
La Corte di Appello nelle persone dei seguenti magistrati:
dott. Giuseppe De Rosa Presidente dott.ssa Annarita Donofrio Consigliere avv. Andrea Di Gregorio Consigliere Ausiliario Relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile in grado di appello iscritta al n. r.g. 324/2024 promossa da:
BD SO (C.F. [...]), con il patrocinio dell'avv. SANDONI FLAVIA,
APPELLANTE contro
MINISTERO DELL'INTERNO (C.F. 97149560589), con il patrocinio dell'avv. AVVOCATURA DELLO STATO DI BOLOGNA,
QUESTURA DI MODENA (C.F. 80001270364),
APPELLATI
IN PUNTO: appello avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna del
19.01.2024 (procedimento R.G. n. 17770/2019);
oggetto: permesso di pagina 1 di 7
soggiorno per motivi familiari.
Assegnata a decisione all'udienza del 10 dicembre 2024, celebrata in forma cartolare, mediante trattazione scritta, sulle seguenti
CONCLUSIONI
Le parti hanno concluso come da note scritte.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE
Con ricorso del 28.10.2019, il signor AN OU (di seguito anche solo signor “OU”), cittadino marocchino nato il [...], conveniva dinanzi al Tribunale di Bologna la Questura di Modena e il Ministero dell'Interno per ottenere l'annullamento del provvedimento di diniego del permesso di soggiorno per motivi familiari emesso il 15.03.2019 e notificato il 19.03.2019, con cui era stata rigettata l'istanza di rilascio di permesso di soggiorno per motivi di famiglia, in quanto coniugato con cittadina italiana, presentata ai sensi dell'art. 19, secondo comma, lett. c), d.lgs. n. 286/1998.
Il ricorrente allegava, tra l'altro:
− di essere sposato dal 2012 con la signora RI GA, cittadina italiana (nell'ordinanza impugnata si legge “Galliano”, tuttavia, dal certificato di matrimonio, risulta il nome della signora RI
GA, nata a [...] il [...]);
− che il richiamo alle precedenti richieste di permesso di soggiorno respinte, contenuto nel provvedimento impugnato, era illegittimo e irrilevante, non potendosi motivare il contenuto di un atto amministrativo per relationem;
− che i requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno potevano sintetizzarsi nell'esistenza di un valido matrimonio e nell'accertamento della convivenza dei coniugi;
pagina 2 di 7
− che, in forza di tali requisiti, il signor OU era inespellibile ai sensi dell'art.19, secondo comma, lett. c), d.lgs. n. 286/1998, in quanto il vincolo e la convivenza erano sussistenti;
− che il permesso di soggiorno poteva essere negato solo per ragioni legate all'ordine pubblico o alla sicurezza dello Stato.
Si costituiva il Ministero dell'Interno chiedendo il rigetto del ricorso in considerazione dei precedenti penali a carico del ricorrente (cessione di sostanze stupefacenti).
Sentiti il signor OU e la signora GA, il Tribunale di Bologna, con ordinanza del 19.01.2024 resa nel procedimento R.G. n. 17770/2019, respingeva il ricorso, confermando il giudizio di pericolosità espresso dall'amministrazione, alla luce dei reati commessi dal signor OU.
In particolare, con riguardo alla seconda condanna inflittagli (quattro anni di reclusione, poi ridotti a tre) i fatti accertati erano di particolare gravità, in quanto il ricorrente deteneva un quantitativo consistente di cocaina (gr. 297), dal quale sarebbe stato possibile ricavare quasi duemila dosi, con modalità
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA
I SEZIONE CIVILE
La Corte di Appello nelle persone dei seguenti magistrati:
dott. Giuseppe De Rosa Presidente dott.ssa Annarita Donofrio Consigliere avv. Andrea Di Gregorio Consigliere Ausiliario Relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile in grado di appello iscritta al n. r.g. 324/2024 promossa da:
BD SO (C.F. [...]), con il patrocinio dell'avv. SANDONI FLAVIA,
APPELLANTE contro
MINISTERO DELL'INTERNO (C.F. 97149560589), con il patrocinio dell'avv. AVVOCATURA DELLO STATO DI BOLOGNA,
QUESTURA DI MODENA (C.F. 80001270364),
APPELLATI
IN PUNTO: appello avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna del
19.01.2024 (procedimento R.G. n. 17770/2019);
oggetto: permesso di pagina 1 di 7
soggiorno per motivi familiari.
Assegnata a decisione all'udienza del 10 dicembre 2024, celebrata in forma cartolare, mediante trattazione scritta, sulle seguenti
CONCLUSIONI
Le parti hanno concluso come da note scritte.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE
Con ricorso del 28.10.2019, il signor AN OU (di seguito anche solo signor “OU”), cittadino marocchino nato il [...], conveniva dinanzi al Tribunale di Bologna la Questura di Modena e il Ministero dell'Interno per ottenere l'annullamento del provvedimento di diniego del permesso di soggiorno per motivi familiari emesso il 15.03.2019 e notificato il 19.03.2019, con cui era stata rigettata l'istanza di rilascio di permesso di soggiorno per motivi di famiglia, in quanto coniugato con cittadina italiana, presentata ai sensi dell'art. 19, secondo comma, lett. c), d.lgs. n. 286/1998.
Il ricorrente allegava, tra l'altro:
− di essere sposato dal 2012 con la signora RI GA, cittadina italiana (nell'ordinanza impugnata si legge “Galliano”, tuttavia, dal certificato di matrimonio, risulta il nome della signora RI
GA, nata a [...] il [...]);
− che il richiamo alle precedenti richieste di permesso di soggiorno respinte, contenuto nel provvedimento impugnato, era illegittimo e irrilevante, non potendosi motivare il contenuto di un atto amministrativo per relationem;
− che i requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno potevano sintetizzarsi nell'esistenza di un valido matrimonio e nell'accertamento della convivenza dei coniugi;
pagina 2 di 7
− che, in forza di tali requisiti, il signor OU era inespellibile ai sensi dell'art.19, secondo comma, lett. c), d.lgs. n. 286/1998, in quanto il vincolo e la convivenza erano sussistenti;
− che il permesso di soggiorno poteva essere negato solo per ragioni legate all'ordine pubblico o alla sicurezza dello Stato.
Si costituiva il Ministero dell'Interno chiedendo il rigetto del ricorso in considerazione dei precedenti penali a carico del ricorrente (cessione di sostanze stupefacenti).
Sentiti il signor OU e la signora GA, il Tribunale di Bologna, con ordinanza del 19.01.2024 resa nel procedimento R.G. n. 17770/2019, respingeva il ricorso, confermando il giudizio di pericolosità espresso dall'amministrazione, alla luce dei reati commessi dal signor OU.
In particolare, con riguardo alla seconda condanna inflittagli (quattro anni di reclusione, poi ridotti a tre) i fatti accertati erano di particolare gravità, in quanto il ricorrente deteneva un quantitativo consistente di cocaina (gr. 297), dal quale sarebbe stato possibile ricavare quasi duemila dosi, con modalità
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