Corte d'Appello Napoli, sentenza 04/09/2024, n. 3479

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Sul provvedimento

Citazione :
Corte d'Appello Napoli, sentenza 04/09/2024, n. 3479
Giurisdizione : Corte d'Appello Napoli
Numero : 3479
Data del deposito : 4 settembre 2024

Testo completo


REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE D'APPELLO DI NAPOLI
SEZIONE III^ CIVILE in composizione collegiale, nelle persone di
Dott.ssa Rosaria Morrone Presidente
Dott.ssa Regina Marina Elefante Consigliere
Dott. Fernando Amoroso Giudice Ausiliario Rel./Est. ha pronunciato la seguente
SENTENZA nella causa civile iscritta al numero 4881/2017 del ruolo generale, promossa da
DE RA ER (C.F.: [...]),
Rappresentata e difesa dagli Avv.ti Marco Facciolla (C.F.:
[...]) e Pasquale Capobianco (C.F.:
[...]), presso il cui studio, in Napoli, al C.so
Vittorio Emanuele, n. 112, è elettivamente domiciliata;

APPELLANTE contro
UNIONE DI BANCHE ITALIANE S.p.A. (C.F.: 03053920165), in persona del suo legale rappresentante pro tempore, quale società incorporante per fusione la BANCA POPOLARE di ANCONA
S.p.A., rappresentata e difesa dagli Avv.ti Edoardo Sabbatino
(C.F.: [...]) e Maria Paola Sabbatino (C.F.:
[...]), presso il cui studio, in Napoli, alla Via
1
Cesario Console, n. 3, ed ai rispettivi indirizzi PEC, edoardosabbatino@avvocatinapoli.legalmail.it e mariapaolasabbatino@avvocatinapoli.legalmail.it, è elettivamente domiciliata;

APPELLATA
e con l'intervento di
MAIOR SPV S.r.l. (C.F.: 04951650268), in persona del suo legale rappresentante pro tempore, e per essa PRELIOS CREDIT
SERVICING S.p.A. (C.F.: 08360630159), a sua volta rappresentata da PRELIOS CREDIT SOLUTIONS S.p.A. (C.F.:
13048380151), in persona del suo legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. Matteo Rignanese (C.F.:
[...]), presso il cui indirizzo PEC, segreteria@pec.studiolegalerignanese.it, è elettivamente domiciliata;

TERZA INTERVENUTA avverso la sentenza n. 1245/2017 del G.U. del Tribunale di Napoli, pubblicata in data 31.01.2017 e non notificata.
RAGIONI IN FATTO ED IN DIRITTO DELLA DECISIONE
1. È impugnata, con atto notificato il 27.07.2017, la sentenza evidenziata in epigrafe, con la quale il G.U. del Tribunale di
Napoli, adito dalla odierna appellante in opposizione al decreto ingiuntivo n. 598/2015 (per l'importo di € 166.177,38), l'ha rigettata, condannando l'opponente alle spese di lite.
2. Con l'originaria opposizione, la De CO, quale garante della debitrice principale, GO S.r.l., aveva posto in discussione la
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debitoria, rinveniente da esposizione di C/C e dal finanziamento contratto dalla Società garantita il 02.07.2010.
3. Il Tribunale, dopo aver evidenziato che l'esposizione di C/C era garantita da “due distinte fideiussioni, rispettivamente da euro
32.500 e da euro 65.000”, mentre quella rinveniente dal finanziamento, dall'avallo di “una cambiale emessa dalla srl GO”, ha disatteso sia le censure inerenti il richiamato rapporto di C/C
(per anatocismo e c.m.s.) sia quelle inerenti al finanziamento, precisando, quanto a quest'ultimo rapporto, che l'eccezione ex art. 1956 c.c.è irrilevante, perché la De CO risponde del debito della srl GO per il finanziamento, non in base alla fideiussione omnibus, ma per avere avallato il vaglia cambiario rilasciato dalla srl GO per l'importo del finanziamento” (V. pag. 2 della sentenza impugnata).
4. Con il gravame, affidato a tre ordini di motivi, l'appellante si duole della mancata declaratoria di nullità delle due fideiussioni rilasciate
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