Cass. pen., sez. V, sentenza 28/07/2020, n. 22823
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto nell'interesse di AG LE, nata a [...] il [...] avverso la sentenza emessa il 17/04/2019 dalla Corte di assise di appello di Milano visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Simone Perelli, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, limitatamente al punto concernente la misura di sicurezza della libertà vigilata;
udito per la ricorrente l'Avv. Bruno Andò, il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso e l'annullamento della sentenza impugnata
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di LE AG ricorre per cassazione avverso la pronuncia indicata in epigrafe, emessa nei confronti della sua assistita - imputata di omicidio preterintenzionale, così riqualificata una originaria contestazione ex art.575 cod. pen. - ai sensi dell'art. 599-bis cod. proc. pen.;
nella motivazione della sentenza impugnata si dà atto che la pena ivi indicata - anni 9 di reclusione - risulta da espressa richiesta formulata nell'interesse dell'odierna ricorrente, con rinuncia ai residui motivi di appello ed espressione del consenso da parte del P.M. La difesa lamenta l'inosservanza ed erronea applicazione dell'art. 230 cod. pen.: segnala, in particolare, che il giudice di primo grado aveva irrogato alla AG anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per