Cass. pen., sez. VI, sentenza 27/09/2018, n. 42652
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la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: SANTARONE REMIGIO nato a PESCARA il 16/05/1985 avverso la sentenza del 29/09/2016 della CORTE APPELLO di L'AQUILAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;udita la relazione svolta dal Consigliere A C;udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore S P che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso. L'avv. SSANO Stefano che si riporta ai motivi di ricorso. RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza n. 3011/2016, la Corte di appello di l'Aquila ha confermato la condanna inflitta dal Tribunale di Pescara a R S per essere il 4/05/2012 evaso dalla abitazione in cui si trovava agli arresti domiciliari. 2. Nel ricorso presentato personalmente da S il 12/10/2016 si chiede l'annullamento della sentenza deducendo violazione di legge e vizio di motivazione per avere trascurato che la abitazione in cui S doveva trovarsi agli arresti domiciliari era (secondo quanto stabilito nell'ordinanza emessa dalla Corte di appello di l'Aquila il 5/04/2012) in via Petrarca n. 10/B di Montesilvano e non in viale Italia 179 di Collecorvino (Pe) per cui il controllo effettuato dalla Polizia giudiziaria al secondo indirizzo non poteva attestare una evasione di S,
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