Cass. pen., sez. V, sentenza 02/05/2019, n. 18300
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la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: RICCI MOSE nato a FIRENZE il 27/06/1956 ,20tí) avverso l'ordinanza del 31/07/.---? del TRIB. LIBERTA' di TRENTO udita la relazione svolta dal Consigliere CATERINA MAZZITELLI;lette/sentite le conclusioni del PG ELISABETTA CESQUI Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' per sopravvenuta carenza di interesse udito il difensore Il difensore presente chiede formalmente l'accoglimento del ricorso Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. dott.ssa C E, ha concluso chiedendo l'inammissibilità, per sopravvenuta carenza di interesse. Il difensore dell'imputato, avv. B P del foro di Roma, ha concluso chiedendo formalmente l'accoglimento del ricorso. RITENUTO IN FATTO 1. Con ordinanza, emessa in data 31/07/2018, il Tribunale di Trento ha respinto l'appello proposto dal prof. arch. R M- prof ordinario presso la facoltà ingegneria ambientale dell'università di Trento -avverso l'ordinanza, emessa dal G.I.P. di Trento in data 4/07/2018, con la quale era stata rigettata la richiesta di revoca della misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio ex art. 289 c.p.p. per la durata di 12 mesi. Il Tribunale ha ridotto la misura a mesi sei. Segnatamente il Tribunale, dato atto che il prevenuto si è dimesso dalle cariche di responsabile scientifico DDL e Tavolo Revisione PRG in data 23/07/2018, ha posto in evidenza la ricorrenza di sufficienti indizi in relazione ai reati, sub capi di imputazione n. 18, 19 e 20, di cui agli art. 353 e 479 c.p., in considerazione di inequivoche email, allegate agli atti, per l'aggiudicazione di quattro contratti a suoi assistenti, concordata in anticipo, prima della riunione della commissione esaminatrice. Quanto poi alle esigenze cautelari il Tribunale ha rilevato che il pericolo di reiterazione dei reati risulta avvalorato, oltre che dalla gravità dei reati e dalla personalità dell'indagato, dall'annotazione della G. di F. 15/06/2018, relativa all'ottenimento di borse di studio da parte dei dott. S e dott.ssa Cortinova ( capi 24 e 25 imputazione, relativi ad ipotesi di abuso d'ufficio ), mediante l'accertata capacità relazionale dell'indagato, tenuto conto altresì dell'elevata influenza del medesimo nell'ambiente universitario. 2. Mosè R, tramite difensore di fiducia, ha proposto ricorso per cassazione, con cui allega i seguenti motivi. 2.1 Vizio di legittimità, ex art. 606, comma 1, lett. e), codice di rito, per carenze e contraddittorietà motivazionali, anche in relazione all'inosservanza dell'art. 125 c.p.p.. Nel caso di specie non ricorrerebbe un'autonoma motivazione del Tribunale del Riesame né sarebbero state esaminate specifiche doglianze contenute nell'appello, con conseguente inosservanza degli obblighi sanciti dall'art. 111 Cost. e dall'art. 125 c.p.p. .
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