Cass. pen., sez. VII, ordinanza 25/08/2020, n. 24100
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Testo completo
seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: PROSHKA LORENC nato il 07/06/1986 avverso la sentenza del 24/05/2019 della CORTE APPELLO di FIRENZEdato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE COSCIONI;
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di P L ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 24/05/2019, che aveva confermato la sentenza di condanna di P per il reato di rapina.
1.1 Al riguardo il difensore lamenta come già nell'appello erano state messe in evidenza le discrasie presenti nella versione dei fatti fornita dalla persona offesa: il rinvenimento dell'orologio di proprietà della persona offesa T P sul P non dimostrava come quest'ultimo fosse entrato in possesso del bene ed illogicamente la Corte di appello aveva ritenuto che le dichiarazioni del ricorrente sul punto fossero generiche, non indicando perché le stesse sarebbero state non credibili.
1.2 Con riferimento poi alla mancata concessione delle attenuanti generiche, il difensore rappresenta che il comportamento serbato dal ricorrente successivamente al fatto-reato assumeva primaria rilevanza: l'assenza di una condotta particolarmente violenta e di premeditazione, e la breve durata della condotta erano certamente espressive di una
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE COSCIONI;
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di P L ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 24/05/2019, che aveva confermato la sentenza di condanna di P per il reato di rapina.
1.1 Al riguardo il difensore lamenta come già nell'appello erano state messe in evidenza le discrasie presenti nella versione dei fatti fornita dalla persona offesa: il rinvenimento dell'orologio di proprietà della persona offesa T P sul P non dimostrava come quest'ultimo fosse entrato in possesso del bene ed illogicamente la Corte di appello aveva ritenuto che le dichiarazioni del ricorrente sul punto fossero generiche, non indicando perché le stesse sarebbero state non credibili.
1.2 Con riferimento poi alla mancata concessione delle attenuanti generiche, il difensore rappresenta che il comportamento serbato dal ricorrente successivamente al fatto-reato assumeva primaria rilevanza: l'assenza di una condotta particolarmente violenta e di premeditazione, e la breve durata della condotta erano certamente espressive di una
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