Cass. pen., sez. II, sentenza 11/01/2024, n. 6597
Sentenza
11 gennaio 2024
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11 gennaio 2024
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Massime • 1
In tema di appello cautelare, la cognizione del giudice, per la natura devolutiva del gravame, è circoscritta entro il limite dei motivi dedotti dall'appellante, oltre che di quanto deciso con il provvedimento gravato, sicché non possono proporsi motivi nuovi rispetto a quelli avanzati nell'istanza sottoposta al giudice di prime cure, né al giudice "ad quem" è attribuito il potere di estendere la propria cognizione "ex officio" a questioni non esaminate dal giudice "a quo", salvo che si tratti di nullità assolute, rilevabili anche d'ufficio in ogni stato e grado. (Fattispecie relativa ad appello avverso l'ordinanza di rigetto di istanza di dissequestro e restituzione di somme, avanzata dalla difesa di indagato per il delitto di usura, in cui era stata dedotta, per la prima volta avanti al giudice del gravame, la questione dell'inutilizzabilità di intercettazioni eseguite nel corso del procedimento, in quanto autorizzate in relazione a diverso delitto).
Sul provvedimento
Testo completo
06597-24 REPUBBLICA ITALIANA In nome del Popolo Italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE Composta da Sergio Beltrani Presidente - Sent. n. 38 sez. CC - 11/01/2024 Maria Daniela Borsellino -Relatore - R.G.N. 38982/2023 Andrea Pellegrino Ignazio Pardo Francesco Florit ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da LV TO, nato a [...] il [...] rappresentato ed assistito dall'avv. Paolo Stravino, di fiducia avverso la ordinanza in data 06/09/2023 del Tribunale di Napoli, ottava sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
preso atto che non è stata richiesta dalle parti la trattazione orale ai sensi degli artt. 611, comma 1-bis cod. proc. pen., 23, comma 8, d.l. 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, prorogato in forza dell'art.
5-duodecies del d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2022, n. 199 e, da ultimo, dall'art. 17 del d.l. 22 giugno 2023, n. 75, convertito con modificazioni dalla legge 10 agosto 2023, n. 112 e che, conseguentemente, il procedimento viene trattato con contraddittorio scritto;
udita la relazione svolta dal consigliere Andrea Pellegrino;
letta la requisitoria scritta ex art. 23, comma 8, del d.l. 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176 e succ. modif., con la quale il Sostituto procuratore generale, Giulio Romano, ha concluso per il rigetto del ricorso;
letta memoria difensiva a firma avv. Paolo Stravino in data 04/01/2024. RITENUTO IN FATTO 1. Con ordinanza in data 06/09/2023, il Tribunale di Napoli rigettava l'appello proposto ex art. 322-bis cod. proc. pen., nell'interesse di TO LV, indagato per il reato di usura, avverso l'ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli in data 08/06/2023 che aveva respinto l'istanza di dissequestro e restituzione della somma di euro 320.000. 2. Avverso la predetta ordinanza, nell'interesse di TO LV, è stato proposto ricorso per cassazione, i cui motivi vengono di seguito enunciati nei limiti strettamente necessari per la motivazione ex