Cass. pen., sez. II, sentenza 03/04/2024, n. 20752
Sentenza
3 aprile 2024
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3 aprile 2024
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Massime • 1
Non sussiste la causa di incompatibilità di cui all'art. 34 cod. proc. pen. nel caso in cui il giudice, in precedenza, abbia respinto la richiesta di patteggiamento avanzata da concorrenti nel medesimo reato associativo per il quale l'imputato è tratto a giudizio, atteso che la delibazione effettuata sulla richiesta di patteggiamento avanzata da altri coimputati non implica valutazioni di merito sulla posizione del concorrente.
Sul provvedimento
Testo completo
20752-24 REPUBBLICA ITALIANA In nome del Popolo Italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE Composta da: Sent. n. sez. 733 ANDREA PELLEGRINO - Presidente - 03/04/2024-CC DONATO D'AURIA GIUSEPPE NICASTRO R.G.N. 1149/2024 MARZIA MINUTILLO TURTUR ANTONIO SARACO -Relatore - ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: SS MA nata il [...] a [...] avverso l'ordinanza in data 18/12/2023 della CORTE DI APPELLO DI NA- POLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto procuratore generale SIMONE PERELLI, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO CA UE, per il tramite del proprio difensore, impugna l'ordinanza in data 18/12/2023 della Corte di appello di Napoli che -a seguito di annullamento con rinvio disposto dalla Corte di cassazione con sentenza n. 33356 del 28/06/2023- ha rigettato l'istanza di ricusazione presentata nei confronti del G.u.p. del Tribunale di Napoli, chiamato a decidere sulla posizione della CA, in sede di giudizio abbreviato, per il reato di cui all'art. 416 cod. pen.. Deduce:
1. Violazione di legge e vizio di illogicità e contraddittorietà della motivazione in relazione all'art. 38 cod. proc. pen. pen.. 1.1. La ricorrente premette che in seno al procedimento a carico suo e di altri, risultava imputata con EC TO e MA IU per il reato di cui all'art. 416 cod. pen. contestato al capo 30); che il G.u.p. la ammetteva al rito abbreviato;
che, invece,