Cass. pen., sez. VII, ordinanza 28/08/2020, n. 24390

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. VII, ordinanza 28/08/2020, n. 24390
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 24390
Data del deposito : 28 agosto 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: NO DA nato a [...] il [...] avverso la sentenza del 14/05/2019 della CORTE APPELLO di TRIESTEdato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;
Fatto e diritto 1. JA AN ricorre avverso la sentenza di cui in epigrafe, con la quale è stata confermata la sentenza di condanna nei suoi confronti alla pena di mesi otto di reclusione per i reati di cui agli artt. 81 cpv., 610 e 340 c.p. Deduce il ricorrente, con un primo motivo, la violazione di legge ed il vizio di motivazione in ordine alla mancata derubricazione del delitto di violenza privata in quello di cui all'art. 393 c.p.;
con un secondo motivo, il vizio di motivazione in relazione alla mancata applicazione della pena nei minimi edittali.

2. Il ricorso è inammissibile, siccome manifestamente infondato.

3. Con il primo motivo di ricorso la difesa contesta la mancata derubricazione del fatto nel meno grave reato di cui all'art. 393 c.p. In particolare, lamenta contraddittorietà della motivazione della Corte d'appello nella parte in cui, da un lato, riconosce che vi sia in capo al cittadino la possibilità di adire il giudice per il risarcimento del danno in caso di errore da parte dell'autista, dall'altro ritiene

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