Cass. civ., sez. V trib., sentenza 12/05/2023, n. 13080
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p.
1. La T. Marmi Spa ha proposto quindici motivi di ricorso per la cassazione della sentenza in epigrafe indicata, con la quale la commissione tributaria regionale, in parziale riforma della prima decisione, ha ritenuto legittimi gli avvisi di accertamento Ici 2005 e 2006 notificatile dal Comune di Monteriggioni in relazione ad un'area edificabile di circa 50.000 m2, con volumetria complessiva pari a 41.000 m3 a destinazione di edilizia residenziale;
area, denominata "Fornacelle", alla quale gli avvisi in questione avevano attribuito, sulla base di taluni successivi atti di alienazione parziale, un valore venale di Euro 400,00 mc. a fronte di un valore dichiarato nel 2003 dalla società di circa 13 Euro a mc..
La commissione tributaria regionale, in particolare, ha osservato che:
- diversamente da quanto ritenuto dai primi giudici (che avevano ritenuto decaduto il comune per l'annualità 2005) nella specie si verteva non già di omesso o parziale versamento sulla base di una dichiarazione Ici regolare, bensì di omessa ovvero infedele dichiarazione (per avere la società dichiarato di aver ceduto una porzione dell'area per un valore di circa 65.000 Euro a