Cass. pen., sez. II, sentenza 23/12/2020, n. 37379

ato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: • RC NO nato a [...] il [...] avverso la sentenza emessa il 06/02/2019 dalla Corte di Appello di L'Aquila visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dr. Luigi Agostinacchio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Ettore Pedicini, che ha concluso chiedendo l'inammissibilità del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza in data 06/02/2019 la Corte di Appello di L'Aquila confermava la decisione del Tribunale di Pescara dell'11/02/2017 con la quale RC NO era stato condannato alla pena ritenuta di giustizia perché responsabile, in concorso con IA BE, dei reati di cui ai capi da A) a E) della rubrica (rapine aggravate - consumate e tentata, sequestro di persona, ricettazione).

2. Avverso la sentenza di secondo grado ha proposto ricorso per cassazione l'imputato tramite di difensore di fiducia, eccependo: la prescrizione dei reati sub artt. 605 e 648 cod. pen. (capi b ed e) verificatasi prima della sentenza di secondo grado e non rilevata dal giudice di appello;
in relazione alla rapina di cui al capo C), la violazione di legge per l'omessa rinnovazione dibattimentale mediante escussione del teste che. avrebbe potuto confermare l'alibi dell'imputato nonché vizio di motivazione circa le ragioni del rigetto della relativa istanza;
violazione di legge per omessa decisione sulla richiesta di continuazione con fatti definiti con sentenza definitiva della Corte di Appello di Bologna, acquisita all'udienza del 06/02/2019. 3. Il primo motivo di ricorso - con il quale è stata eccepita l'estinzione dei reati di sequestro di persona e di