Cass. pen., sez. VI, sentenza 14/06/2023, n. 25768

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. VI, sentenza 14/06/2023, n. 25768
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 25768
Data del deposito : 14 giugno 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da M G, nato a Grosseto il 13 gennaio 1968, avverso la sentenza emessa il 4 ottobre 2022 dalla Corte di appello di Firenze Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita nell'udienza del 9 maggio 2023 la relazione fatta dal Consigliere Giuseppina A R P;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale V S, che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilità del ricorso

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 4 ottobre 2022 la Corte di appello di Firenze ha confermato la sentenza emessa dal Tribunale della stessa città il 2 febbraio 2017, con cui G M è stato condannato alla pena ritenuta di giustizia per il reato di c i all'art. 393 cod. pen., per avere, con violenza sulla i persona, ottenuto la restituzione di un locale ad uso commerciale, concesso in locazione a D M, facendosi ragione da sé.

2. Avverso la sentenza della Corte d'appello ha proposto ricorso per cassazione il difensore dell'imputato, che ha dedotto che, nel caso in esame, doveva ritenersi integrato il reato di cui all'art. 392 cod. pen., con conseguente sostituzione della pena detentiva con la pena pecuniaria, e non quello di cui all'art. 393 cod. pen., in quanto le minacce non erano dirette a far valere un preteso diritto, già esercitato con il cambio delle serrature, da cui era derivata la reimmissione dell'imputato nella disponibilità del locale.
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