Cass. civ., SS.UU., ordinanza 28/02/2023, n. 05975
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
iato la seguente ORDINANZA sul ricorso 10238-2022 proposto da: S D, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA
DEGLI ACERI
42, presso lo studio dell'avvocato M L, rappresentato e difeso dall'avvocato G S F;
- ricorrente -
contro
COMUNE DI SANCIPIRELLO, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA A.
STOPPANI
1, presso lo studio dell'avvocato F S, rappresentato e difeso dall'avvocato C P R;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 997/2021 del CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA - PALERMO, depositata il 11/11/2021. Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 10/01/2023 dal Consigliere D S. Ric. 2022 n. 10238 sez. SU - ud. 10-01-2023 -2- Rilevato che: D S e le società Edilservicesottile s.r.l. e Due S Sottile s.r.l. hanno impugnato avanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana la sentenza n. 2755/2019 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia che aveva rigettato i ricorsi - proposti nei confronti del Comune di Sancipirello - con cui era stata dedotta l'illegittimità dell'ordinanza di demolizione di un immobile adibito dagli appellanti all'esercizio di attività commerciale (perché realizzato abusivamente e in zona dì inedificabilità assoluta, in quanto prospiciente a un corso d'acqua) e, altresì, della nota cui con cui era stata rigettata la domanda di concessione in sanatoria e dell'ordinanza che aveva disposto la chiusura immediata dell'esercizio di vendita condotto nei locali e luoghi interessati dalle opere abusive;
il CGARS, pur premettendo che la questione non era controversa fra le parti, ha sottolineato che non sussisteva alcun dubbio in ordine alla giurisdizione del giudice adito: dato atto dell'esistenza dell'«orientamento di una parte della giurisprudenza amministrativa che riconosce la potestas iudicandi del Tribunale superiore delle acque pubbliche in ordine alle controversie relative a provvedimenti amministrativi concernenti interventi edilizi realizzati in prossimità di corsi d'acqua di natura pubblica e nella fascia di rispetto dall'argine», ha richiamato e fatto proprio il principio espresso da Cass., S.U. n. 2710/2020, secondo cui, «spetta alla giurisdizione del Tribunale superiore delle acque pubbliche, ai sensi dell'art. 143, comma 1, lett. a), del r.d. n. 1775 del 1933, ogni controversia sugli atti amministrativi in materia di acque pubbliche, ancorché non promananti
DEGLI ACERI
42, presso lo studio dell'avvocato M L, rappresentato e difeso dall'avvocato G S F;
- ricorrente -
contro
COMUNE DI SANCIPIRELLO, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA A.
STOPPANI
1, presso lo studio dell'avvocato F S, rappresentato e difeso dall'avvocato C P R;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 997/2021 del CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA - PALERMO, depositata il 11/11/2021. Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 10/01/2023 dal Consigliere D S. Ric. 2022 n. 10238 sez. SU - ud. 10-01-2023 -2- Rilevato che: D S e le società Edilservicesottile s.r.l. e Due S Sottile s.r.l. hanno impugnato avanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana la sentenza n. 2755/2019 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia che aveva rigettato i ricorsi - proposti nei confronti del Comune di Sancipirello - con cui era stata dedotta l'illegittimità dell'ordinanza di demolizione di un immobile adibito dagli appellanti all'esercizio di attività commerciale (perché realizzato abusivamente e in zona dì inedificabilità assoluta, in quanto prospiciente a un corso d'acqua) e, altresì, della nota cui con cui era stata rigettata la domanda di concessione in sanatoria e dell'ordinanza che aveva disposto la chiusura immediata dell'esercizio di vendita condotto nei locali e luoghi interessati dalle opere abusive;
il CGARS, pur premettendo che la questione non era controversa fra le parti, ha sottolineato che non sussisteva alcun dubbio in ordine alla giurisdizione del giudice adito: dato atto dell'esistenza dell'«orientamento di una parte della giurisprudenza amministrativa che riconosce la potestas iudicandi del Tribunale superiore delle acque pubbliche in ordine alle controversie relative a provvedimenti amministrativi concernenti interventi edilizi realizzati in prossimità di corsi d'acqua di natura pubblica e nella fascia di rispetto dall'argine», ha richiamato e fatto proprio il principio espresso da Cass., S.U. n. 2710/2020, secondo cui, «spetta alla giurisdizione del Tribunale superiore delle acque pubbliche, ai sensi dell'art. 143, comma 1, lett. a), del r.d. n. 1775 del 1933, ogni controversia sugli atti amministrativi in materia di acque pubbliche, ancorché non promananti
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi