Cass. pen., sez. VII, sentenza 04/06/2020, n. 16824
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la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: G CUSCIA nato a CIVITANOVA MARCHE il 06/09/1950 avverso la sentenza del 30/11/2018 del TRIBUNALE di MACERATAdato avviso alle parti;udita la relazione svolta dal Consigliere A G;FATTO E DIRITTO 1. Con la sentenza di cui in epigrafe il tribunale di Macerata confermava la sentenza con cui il giudice di pace di Macerata, in data 7.5.2018, aveva affermato la responsabilità penale di G C, in relazione al delitto di cui all'art. 581, c.p., in rubrica ascrittole, commesso in danno di G G e di D'Ateo Anna, condannandola alla pena ritenuta di giustizia ed al risarcimento dei danni derivanti da reato in favore delle parti civili costituite. 2. Avverso tale sentenza, di cui chiede l'annullamento, ha proposto tempestivo ricorso per cassazione l'imputata, eccependo i vizi di violazione di legge, manifesta contraddizione ed illogicità della motivazione, sotto diversi aspetti.