Cass. pen., sez. VI, sentenza 21/07/2022, n. 28990
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: De AL CI TA nata il [...] avverso la sentenza del 04/03/2022 della Corte appello di Milano udita la relazione svolta dal Presidente Pierluigi Di Stefano;
lette/sentite le conclusioni del PG Piergiorgio Morosini che conclude per il rigetto del ricorso. udito il difensore Roberto Carlo Giovanni Brambilla che insiste nell'accoglimento : dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Miliano ha ritenuto sussistenti le condizioni per accogliere la richiesta di estradizione, avanzata dalle autorità del Principato del Liechtenstein, della cittadina brasiliana TA De AL CI, fatta segno di mandato di arresto emesso dal Tribunale di Prima Istanza del Principato in ordine ai delitti di truffa professionale aggravata (artt. 146, 147 comma 3, 148 sec. ipot. StGB, Codice penale del Principato) e riciclaggio di denaro (art. 165, comma 2 e 3 StGB vers. pubbl. su LGBI - Gazzetta Ufficiale 2014.110), avendo ravvisato l'esistenza di concreti elementi dei reati ipotizzati a carico della estradanda e l'inesistenza di fattori ostativi, sostanziali e processuali, all'accoglimento della richiesta. Avverso la sentenza ha proposto ricorso per cassazione l'interessata che, attraverso il suo difensore, propone due motivi di censura. Violazione degli artt. 700, comma 2, lett. a) cod. proc. pen. e dell'art. 12, comma 2, lett. b) della legge n. 300 del 1963 di attuazione ed esecuzione nell'ordinamento nazionale della Convenzione europea di Estradizione di Parigi del 13 dicembre 1957 per essere rimasti indeterminati tanto il luogo di commissione del reato presupposto quanto il tempus commissi