Cass. civ., SS.UU., sentenza 09/05/2018, n. 11185
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ciato la seguente SENTENZA sul ricorso 21388-2016 proposto da: B D, rappresentato e difeso dagli Avvocati G B e G G, con domicilio eletto nel loro studio in Roma, via Savoia, n. 31, int. 2;- ricorrente -contro PROCURATORE GENERALE RAPPRESENTANTE IL PUBBLICO MINISTE- RO PRESSO LA CORTE DEI CONTI, con domicilio eletto presso il pro- prio Ufficio in Roma, via Baiamonti, n. 25;- controricorrente - avverso la sentenza della Corte dei conti, sezione giurisdizionale cen- trale di appello, n. 174/2016 in data 9 maggio 2016. Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 10 aprile 2018 dal Consigliere A G;udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore gene- rale L C, che ha concluso per il rigetto del ricorso;udito l'Avvocato G G. FATTI DI CAUSA 1. - Con sentenza n. 260/2014 del 17 novembre 2014, la Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Calabria, condannava Domeni- co B al pagamento di euro 104.227,22, oltre alla rivalutazione monetaria, a titolo di risarcimento del danno nei confronti dell'AGEA - Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per avere indebitamente per- cepito fondi comunitari per le campagne agricole 2008, 2009, 2010 e 2011, impiegati per fini diversi da quelli, individuati nel programma di sviluppo infrastrutturale, per i quali erano stati erogati. 2. - Con sentenza resa pubblica mediante deposito in segreteria il 9 maggio 2016, la Corte dei conti, sezione centrale d'appello, ha re- spinto il gravame del B. In particolare, il giudice dell'appello ha dichiarato la propria giuri- sdizione, rilevando che la giurisdizione della Corte dei conti è estesa anche all'operato dei soggetti privati che, per quanto estranei alla compagine amministrativa pubblica, sono tuttavia responsabili per il danno causato alle casse pubbliche per avere disposto della somma in modo diverso da quello programmato, così frustrando lo scopo perse- guito dall'ente pubblico. Ha affermato la Corte dei conti che il B ha percepito contributi pubblici di scopo senza essere o mettersi nelle condizioni per realizzare l'attività economica al cui incentivo i contri- buti medesimi erano destinati. 3. - Per la cassazione della sentenza della Corte dei conti, sezio- ne centrale d'appello, il B ha proposto ricorso, con atto notificato il 12 settembre 2016, sulla base di un motivo. Il Procuratore generale, rappresentante il Pubblico Ministero pres- so la Corte dei conti, ha resistito con controricorso.
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