Cass. pen., sez. VII, ordinanza 06/11/2019, n. 45009

a seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: S A nato a SAN FELE il 04/10/1964 avverso la sentenza del 10/01/2019 della CORTE APPELLO di POTENZAdato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere E A G;
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FATTO E DIRITTO

1.È impugnata la sentenza emessa dalla Corte di appello di Potenza che, previa correzione dell'errore di calcolo in punto di diminuzione per il rito abbreviato, ha ridotto la pena inflitta ad A S in quella di anni uno e mesi quattro di reclusione ed euro tremila di multa per il reato di cui al comma 5 dell'art. 73, d.P.R. 309/1990, con le concesse circostanze attenuanti generiche e la diminuente del rito.

2. Per l'annullamento dell'impugnata sentenza, l'imputato, affidandosi al difensore di fiducia, enuncia un articolato motivo di censura, qui riportati ai sensi dell'articolo 173 delle disposizioni di attuazione al codice di procedura penale nei limiti strettamente necessari per la motivazione. In particolare, lamenta vizio di violazione di legge e contraddittorietà della motivazione della sentenza impugnata che non ha sufficientemente argomentato la finalità di destinazione alla cessione dello stupefacente detenuto che, viceversa, l'imputato aveva sostenuto essere destinato al consumo personale.