Cass. pen., sez. IV, sentenza 10/03/2023, n. 10122
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da CA ZI, nata a [...] il [...], avverso la sentenza in data 12/07/2021 della Corte di appello di Messina;
letti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Gennaro Sessa;
lette le conclusioni scritte con cui il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Francesca Ceroni, ha chiesto l'accoglimento del ricorso;
letta la memoria di replica successivamente depositata dal difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 12/07/2021 la Corte di appello di Messina ha confermato la sentenza del Tribunale di Messina del precedente 22/12/2020, con cui CA ZI era stata dichiarata penalmente responsabile del delitto di furto aggravato e condannata, per l'effetto, alla pena ritenuta di giustizia.
2. Avverso la sentenza ha proposto ricorso per cassazione il difensore di fiducia della CA, avv.to Pietro Venuti, che ha articolato due motivi di doglianza, di seguito sintetizzati conformemente al disposto dell'art. 173 disp. att. cod. proc. pen.
2.1. Con il primo motivo lamenta, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), cod. proc. pen., vizio di motivazione per carenza in punto di denegata applicazione dell'esimente della particolare tenuità del fatto. Rileva in proposito che la Corte territoriale, a fronte dell'esplicita richiesta di applicazione dell'indicata causa di non punibilità, formulata con il secondo motivo di appello, ne ha ingiustificatamente obliterato la valutazione.
2.2. Con il secondo motivo si duole, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), cod. proc. pen., di vizio di