Cass. civ., sez. II, sentenza 18/05/1988, n. 3464
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Per l'acquisto della proprietà per usucapione, che trova il suo fondamento in una situazione di fatto caratterizzata, da un lato, dal mancato Esercizio delle potestà dominicali da parte del proprietario e, dall'altro, dalla prolungata signoria di fatto sullo stesso bene da parte di altri che si sostituisca al proprietario nell'utilizzazione del bene medesimo, l'inerzia del proprietario si manifesta nel mancato Esercizio di dette potestà e nella mancata sua reazione contro il potere di fatto esercitato sull'immobile dal possessore, laddove l'Esercizio dei poteri dominicali vale a rendere di per sè equivoco e non pacifico il possesso altrui ed impedisce che questo aderisca al contenuto del diritto di proprietà e la conseguente usucapibilità di tale diritto. Detti principi trovano applicazione anche nelle regioni nelle quali vige il cosiddetto sistema tavolare, non essendo le relative norme speciali in contrasto con essi. ( V 5291/79, mass n 401888; ( V 4123/75, mass n 378443).*