Cass. pen., sez. I, ordinanza 22/05/2018, n. 22930

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.Beta

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. I, ordinanza 22/05/2018, n. 22930
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 22930
Data del deposito : 22 maggio 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

o la seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: MATAFORA FRANCESCO nato il 18/06/1968 a NAPOLI avverso l'ordinanza del 19/12/2017 del TRIB. SORVEGLIANZA di L'AQUILA sentita la relazione svolta dal Consigliere GIACOMO ROCCHI;
r

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

Il Tribunale di Sorveglianza di L'Aquila rigettava il reclamo proposto da M F avverso l'ordinanza del Magistrato di Sorveglianza in materia di liberazione anticipata. Ricorre per cassazione M F con dichiarazione resa ex art.123 cod. proc. pen.. Il ricorso in esame è stato proposto personalmente dall'interessato. Sia il provvedimento impugnato sia il ricorso sono però successivi al 3 agosto 2017, data dell'entrata in vigore della legge n. 103 del 2017, con cui si è esclusa la facoltà dell'imputato (e quindi anche del condannato) di proporre personalmente ricorso per cassazione, prevedendosi che esso deve essere in ogni caso sottoscritto, a pena d'inammissibilità, da difensori iscritti nell'albo speciale della Corte di cassazione (artt. 571, comma 1, e 613, comma 1, cod. proc. pen.;
Sez. U, n. 8914 del 21/12/2017 - dep. 23/02/2018, Aiello, Rv. 272010). Il ricorso deve pertanto essere dichiarato inammissibile, de plano, a norma dell'art. 610, comma 5-bis, cod. proc. pen., introdotto dalla medesima legge n. 103 del 2017. Alla declaratoria di inammissibilità dell'impugnazione consegue ex lege, in forza del disposto dell'art. 616 cod. proc. pen., la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento ed al versamento della somma, tale ritenuta congrua, di euro 2.000 (duemila) in favore delle Cassa delle Ammende, non esulando profili di colpa nel ricorso (v. sentenza Corte Cost. n. 186 del 2000).
Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi