Cass. civ., SS.UU., ordinanza 26/07/2018, n. 19877

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., SS.UU., ordinanza 26/07/2018, n. 19877
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 19877
Data del deposito : 26 luglio 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

ato la seguente ORDINANZA sul ricorso 24654-2017 proposto da: MAYR PATRICK, HINTERKIRCHER HILDEGARD, MAYR OLLIVER, elettivamente domiciliati in ROMA, VIA

PACUVIO

34, presso lo studio dell'avvocato G R, che li rappresenta e difende unitamente agli avvocati E B CINI e C CNSOLO;

- ricorrenti -

contro

AGENZIA DEL DEMANIO, in persona del Direttore pro tempore, M DLL'ECONOMIA E DELLE FINANZE, in persona del Ministro pro tempore, elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DEI

PORTOGHESI

12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO;

- controricorrenti -

per revocazione della sentenza n. 15487/2017 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, depositata il 22/06/2017. Udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 19/06/2018 dal Consigliere D C. Rilevato che 1. H H, P ed O M, sono proprietari, nel Comune di Gardone Riviera, del Grand Hotel Fasano, costituito da un corpo principale, da altro immobile e dall'adiacente parco a prospetto del lago di Garda. L'Amministrazione finanziaria sostiene che l'area di tre mappali adibita a giardino, scale, pontili e scivolo dell'albergo, oggetto di concessione risalente al 1999, si era abbassata, a causa di opere e costruzioni di contenimento, dagli iniziali metri 65,59 a 65,09 metri, sì da rientrare nell'invaso naturale del lago di Garda, afferente al demanio. Su ricorso dei tre proprietari che chiedevano di accertare che, di contro, le porzioni di terreno, corrispondenti ai mappali, in questione fossero del tutto o almeno in parte di loro proprietà, il Tribunale regionale delle acque pubbliche ha respinto la domanda e il Tribunale superiore ha rigettato il successivo appello facendo leva sul decreto n. 1170 adottato nel 1948 dal Ministero dei lavori pubblici in base alle misurazioni pluviometriche, idrometriche e mareografiche del servizio idrografico italiano, protrattesi per molti anni, che hanno fissato l'isoipsa del lago, ossia il livello altimetrico massimo che esso raggiunge in occasione delle piene ordinarie, a metri 65,59, entro il quale l'invaso è di natura demaniale. Ha sostenuto al riguardo, la sentenza del TSAP che la natura provvedimentale del decreto, avente efficacia generale ed emanato per la tutela di interessi generali, quali la certezza della demanialità, la tutela del paesaggio e dell'ambiente naturale e la conservazione della risorsa idrica, esclude che accertamenti tecnici possano stabilire Ric. 2017 n. 24654 sez. SU - ud. 19-06-2018 -2- l'attuale livello della quota altimetrica del lago, alla determinazione della quale potrà provvedere soltanto il Ministero dei Lavori pubblici e dell'ambiente, avvalendosi del servizio tecnico nazionale idrografico. I predetti proprietari proponevano ricorso per cassazione e le SS.UU. con sentenza in data 9.5.2017 n. 14487 respingevano il ricorso, evidenziando, tra l'altro che l'isoipsa che segna il confine tra l'alveo del lago e le adiacenti proprietà private deriva dal livello raggiunto dalle acque allo sbocco del lago durante le piene ordinarie, ritenendo applicabile il decreto ministeriale n. 1170 del 1948 e congruamente e adeguatamente svolta, in base alle misurazioni pluviometriche, idrometriche e mareografiche ed in considerazione della conformazione montano-lacustre e degli interventi dell'uomo, la determinazione in concreto della quota altimetrica del lago. I predetti comproprietari proponevano ricorso per revocazione avverso tale sentenza, lamentando un errore di fatto della S.C. nella individuazione del livello altimetrico del lago di Garda, da individuare alla quota di mt 65,05 in quanto a tale quota si colloca l'altezza della piena ordinaria, mentre l'altezza di mt 65,59 prevista nel cit. D.M. è errata perché contrasta con i criteri stabiliti dalla stessa P.A. con carattere di generalità, vale a dire la definizione di "piena ordinaria" fornita dal Servizio idrografico Italiano ed accettata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
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