Cass. civ., SS.UU., sentenza 10/05/2019, n. 12588

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., SS.UU., sentenza 10/05/2019, n. 12588
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 12588
Data del deposito : 10 maggio 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

ciato la seguente SENTENZA sul ricorso 11131-2017 proposto da: T R, elettivamente domiciliato in ROMA,

VIA SISTINA

121, presso lo studio dell'avvocato M B, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato N C;

- ricorrente -

contro

COMUNE DI PESCHIERA DEL GARDA, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA,

VIA GIOVANNI PAISIELLO

29, presso lo studio dell'avvocato A G, rappresentato e difeso dall'avvocato N M;
- con troricorrente - avverso la sentenza n. 40/2017 del TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE, depositata il 2/03/2017. Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 20/11/2018 dal Consigliere A C;
udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato Generale L S, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
uditi gli avvocati N C ed A B per delega dell'avvocato N M.

FATTI DI CAUSA

Il signor R T, proprietario di un impianto di distribuzione di carburante per natanti sito in Peschiera del Garda, insistente su area demaniale a meno di 5 metri dal ciglio del fiume Mincio, ha impugnato davanti al Tribunale superiore delle acque pubbliche, ai sensi dell'articolo 143 T.U. Acque, l'ordinanza del comune di Pescheria del Garda n. 51, dell'8.4.2016, emessa per lo sgombero del suddetto impianto ai sensi dell'articolo 823 cod. civ.. Il Tribunale superiore delle acque pubbliche, accogliendo l'eccezione sollevata dall'Amministrazione resistente, ha dichiarato il difetto di giurisdizione in favore del Tribunale regionale delle acque pubbliche del Veneto. In punto di fatto, la particella occupata dal fornitore di carburante per natanti era stata trasferita al comune resistente Ric. 2017 n. 11131 sez. SU - ud. 20-11-2018 -2- ci dall'Agenzia del Demanio, con atto del 3.6.2014, condizionatamente alla realizzazione entro un dato termine, a pena retrocessione dell'area allo Stato, di opere «aventi finalità pubblico-sociali ad uso diretto e indiretto della collettività». Con il provvedimento impugnato - emesso prima del decorso del suddetto termine - il comune aveva disposto lo sgombero dell'area, occupata dal Turrini senza titolo, per realizzarvi le suddette opere. Il Tribunale superiore delle acque pubbliche, richiamando il precedente di queste Sezioni Unite n. 12706/1998, ha escluso la sussistenza della propria giurisdizione in unico grado, negando che il provvedimento impugnato, avente ad oggetto lo sgombero di un'area prossima al ciglio del fiume Mincio, incidesse in maniera diretta e immediata sul regime delle acque pubbliche. il Tribunale superiore delle acque pubbliche, quindi, sottolineato come le situazioni giuridiche soggettive fatte valere dalle parti concernessero un'area entrata a far parte del patrimonio idrico indisponibile del comune, declinava la giurisdizione e, qualificate tali situazioni in termini di diritto soggettivo, affermava la giurisdizione del Tribunale regionale delle acque pubbliche ai sensi dell'articolo 140, lett. d), del T.U. Acque e rimetteva le parti davanti al Tribunale regionale delle acque pubbliche del Veneto, competente per territorio. La sentenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche è stata impugnata dal signor Turrini con due mezzi di ricorso. Il comune di Peschiera del Garda ha depositato controricorso. La causa è stata discussa alla pubblica udienza del 20 novembre 2018, per la quale solo il ricorrente ha depositato memorie illustrative e nella quale il Sostituto Procuratore Generale ha concluso come in epigrafe. Ric. 2017 n. 11131 sez. SU - ud. 20-11-2018 -3-
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