Cass. pen., sez. III, sentenza 20/04/2023, n. 16753

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. III, sentenza 20/04/2023, n. 16753
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 16753
Data del deposito : 20 aprile 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da P L, nato a Montebello ionico (RC) il 30/7/1966 avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria del 4 agosto 2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere M C A;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale G P che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso;
lette le conclusioni dell'avv. S T difensore di P L che ha chiesto l'accoglimento del ricorso. Ricorso trattato ai sensi dell'art. 23 comma 8, d.l. n. 137 del 2020.

RITENUTO IN FATTO

1. La misura cautelare reale oggetto del presente ricorso è stata disposta sulla base dei fatti di cui al procedimento n. 365/22 RGNR DDA pendente nei confronti dei fratelli P L, P A e P V, e, nello specifico, per i reati previsti e puniti dagli articoli 81, 110 cod. pen. e 11, comma 1, seconda parte, d.lgs. n. 74 del 2000. Secondo la prospettiva accusatoria i Pcipato, in concorso tra loro, quali soci fondatori della A.L.V. Pcipato s.r.I., a fronte di un rilevante debito tributario maturato dal 19 maggio 2016, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi e sul valore aggiunto ed interessi o sanzioni amministrative relative a dette imposte, avrebbero disnnesso, attraverso alienazioni simulate e comunque fraudolente, tutto il proprio patrimonio aziendale in favore di quattro società da loro costituite ad hoc e a loro riconducibili - per essere le rispettive quote detenute da loro parenti - ossia la Nemesis s.r.l. la Eurotrasp s.r.l. la Pinvest s.r.l. e la Green, Wind s.r.I., così deprivando la A.L.V. Pcipato s.r.I., della sua consistenza mobiliare, immobiliare e contrattuale, in maniera idonea a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva;
procedura coattiva attivata solo in parte essendovi stata la notifica di una cartella di pagamento, che avrebbe avuto sicuramente esito negativo a fronte di un patrimonio incapiente. La riconducibilità agli indagati delle nuove società trovava giustificazione, nell'ottica dell'accusa, nella continuità "familiare" delle compagini societarie e nel "travaso" di beni, maestranze e clientela dalla A.L.V. Pcipato s.r.l. alle quattro società neocostituite.

2.L'indagine trae origine dal monitoraggio della Società Nemesis s.r.I., destinataria della interdittiva antimafia n. 00017139, emessa dalla Prefettura di Reggio Calabria, e sottoposta, in data 1.7.2020, ad amministrazione giudiziaria da parte del Tribunale di Reggio Calabria. In particolare, nel corso della gestione giudiziaria della società Nemesis s.r.l., con capitale sociale detenuto da P A Gaetano, classe 1994, figlio di P V e da Falduto Vicenzo Zera, genero di P V, era emersa una serie di attività anomale intercorse tra detta società e la A.L.V. Pcipato s.r.l. Si accertava che all'indomani della costituzione della prima, la seconda le aveva immediatamente ceduto gran parte del proprio parco automezzi e delle maestranze, secondo una linea di continuità confermata dall'essere i fornitori e i clienti della Nemesis s.r.l. gli stessi fornitori della A.L.V. Pcipato. Dal prosieguo delle indagini era dunque emerso che la A.L.V. Pcipato e la Nemesis s.r.I., pur non essendo formalmente legate da alcun rapporto di direzione e di coordinamento e pur a fronte di una diversa composizione degli organi sociali, si inserivano in un sottoinsieme di società a conduzione familiare operante prevalentemente nel settore degli autotrasporti i cui soci erano attinti da diversi precedenti penali.Le ulteriori attività investigative consentivano di constatare che le operazioni di cessione da parte della A.L.V. Pcipato avevano coinvolto altre società condotte da membri della stessa famiglia: la Eurotrasp s.r.I., con capitale sociale interamente detenuto da P A, classe 1994, figlio di P L;
la Pinvest s.r.I., con capitale sociale detenuto da P A Gaetano classe 1991 e P S, figli di P A;
e la Green Wind s.r.I., con capitale detenuto dai tre cugini: P A Gaetano, classe 1991, figlio di P A, P A Gaetano classe 1994, figlio di P V e P A, classe 1994, figlio di P L. Sulla scorta dell'imputazione mossa nel citato procedimento penale n. 365/22 RGNR DDA, veniva quindi avanzata richiesta di provvedimento cautelare reale. Il Gip del Tribunale di Reggio Calabria, con decreto del 15/06/2022, nell'accogliere in parte le richieste della procura, disponeva, ai sensi degli articoli 240 e 321, cod. proc. pen., il sequestro preventivo dell'intero capitale sociale e patrimonio aziendale delle società Nemesis s.r.I., Eurotrasp s.r.I., Pinvest s.r.I., e Green Wind s.r.I., in liquidazione, in quanto la loro costituzione era servita a commettere il reato e la libera disponibilità del patrimonio aziendale avrebbe potuto aggravare o protrarre le conseguenze del delitto di cui all'articolo 11 del decreto legislativo 74 del 2000;
provvedeva, inoltre, ai sensi dell'articolo 12-bis del d. Igs. n. 74 del 2000, e quale profitto del reato, al sequestro preventivo diretto dei beni ceduti dalla A.L.V. Pcipato s.r.l. alle predette società, e, in subordine al sequestro per equivalente dei beni rientranti nella disponibilità dei tre fratelli Pcipato sino a concorrenza di euro 785.313, coincidente con la somma ottenuta dalla cessione dei predetti beni. Il Gip respingeva, invece, la richiesta della procura di sequestro di un profitto corrispondente ad euro 1.235.970,17 ovvero di una somma pari alla somma totale delle imposte evase, evidenziando come il profitto confiscabile non potesse identificarsi con il risparmio di spesa derivante dall'intero debito tributario non soddisfatto ma con il solo valore dei beni sottratti alla garanzia nei confronti dell'amministrazione finanziaria che agisce per il recupero dei beni stessi.
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