Cass. pen., sez. II, sentenza 06/11/2020, n. 30946

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. II, sentenza 06/11/2020, n. 30946
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 30946
Data del deposito : 6 novembre 2020
Fonte ufficiale :

Testo completo

to la seguente

SENTENZA

Sul ricorso proposto da: 1) L P, nato a Collalto Sabino il 06/08/1976, 2) L F, nata a Roma il 13/03/1974, avverso la sentenza del 08/11/2018 della Corte di Appello di Roma, visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere G S;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale G L, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso;
udito il difensore, avv. A G, in sostituzione dell'avv. A D L, per entrambi i ricorrenti, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso;

RITENUTO IN FATTO

1.Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di Roma, parzialmente riformando la sentenza del Tribunale di Rieti del 10 novembre 2017, confermava la responsabilità dei ricorrenti per il reato di cui agli artt. 633 e 639-bis cod. pen., consistito nell'aver occupato una superficie di circa 33 metri quadrati appartenente al Comune di Collalto Sabino e posta in una strada di pubblico utilizzo, mediante la realizzazione di un muro di contenimento e una rampa di accesso con scala destinata a servire una sottostante abitazione di loro comune proprietà, realizzando anche una serie di violazione edilizie ed urbanistiche che la Corte di Appello dichiarava prescritte.

2. Ricorrono per cassazione gli imputati, con unico atto, deducendo: 1) vizio della motivazione in ordine alla ritenuta responsabilità per il reato di occupazione abusiva di suolo pubblico, dal momento che la Corte, non tenendo in considerazione le doglianze contenute nei motivi di appello, avrebbe apoditticamente affermato che i manufatti indicati in premessa insistessero sul suolo pubblico anziché sulla proprietà dei ricorrenti e che costoro, anche diversamente opinando, avessero di ciò avuto consapevolezza, stante il risalente possesso dell'immobile da parte del padre dei germani odierni ricorrenti;
2) violazione di legge per avere la Corte fondato la sua decisione sulla relazione tecnica del geometra Ballacci Angela, effettuata per conto dell'Ufficio Tecnico del Comune di Collalto Sabino;
tale relazione, contrariamente a quanto sostenuto in sentenza, non sarebbe stata acquisita al fascicolo del dibattimento sull'accordo delle parti essendosi la difesa opposta alla acquisizione ed, in ogni caso, sarebbe inutilizzabile.
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