Cass. pen., sez. I, sentenza 13/10/2023, n. 6224

CASS
Sentenza
13 ottobre 2023
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13 ottobre 2023

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In tema di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, il giudice non può trascurare una precedente valutazione positiva operata, in fase di esecuzione, relativamente ad alcuni dei reati per i quali sia chiesta l'unificazione, potendo prescinderne solo previa dimostrazione dell'esistenza di specifiche e significative ragioni per cui i fatti oggetto della richiesta non possono essere ricondotti al delineato disegno.

Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. I, sentenza 13/10/2023, n. 6224
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 6224
Data del deposito : 13 ottobre 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

06224-24 REPUBBLICA ITALIANA In nome del Popolo Italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE PENALE Composta da: LUIGI AB US AN Presidente - Sent. n. sez. 3082/2023 CC 13/10/2023- PAOLA MASI BARBARA CALASELICE . Relatore R.G.N. 11730/2023 GIORGIO POSCIA MICAELA SERENA CURAMI ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: OL AN nato a [...] il [...] avverso l'ordinanza del 09/02/2023 del GIP TRIBUNALE di LECCE udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, L. Cuomo, che ha chiesto il rigetto del ricorso. е б RITENUTO IN FATTO 1. Con l'ordinanza impugnata il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, in funzione di Giudice dell'esecuzione, ha rigettato l'istanza proposta da NC UG, diretta ad ottenere il riconoscimento del vincolo della continuazione tra reati giudicati con provvedimenti divenuti irrevocabili. Il Giudice, nel respingere l'istanza, ha osservato che sebbene le pronunce indicate nell'istanza risultino relative a delitti parzialmente omogenei, quanto al titolo contestato nell'imputazione reati contro il patrimonio nonché a fatti caratterizzati da relativa contiguità temporale, i fatti-reato non possono essere considerati avvinti dal vincolo della continuazione. Tanto, escludendo che siano stati allegati dall'istante elementi idonei a supportare la richiesta e ritenuti l'omogeneità dell'illecito e la contiguità temporale elementi non sufficienti a supportare la pretesa sussistenza del medesimo disegno criminoso ma, piuttosto, espressione di una spiccata tendenza a delinquere e di una persistente insofferenza alle prescrizioni della pubblica autorità.

2.Avverso detto provvedimento propone tempestivo ricorso il condannato, per il tramite del difensore, avv. C. Delonardis, deducendo erronea applicazione di legge penale e processuale, nonché vizio di motivazione in relazione al mancato riconoscimento della continuazione. Si sostiene che nell'istanza di riconoscimento del vincolo della continuazione, erano specificate, nel dettaglio, le condotte oggetto della richiesta e si chiedeva puntualmente di considerare queste come parte di un unico disegno criminoso. Si sottolinea che si tratta di precedenti specifici, cioè reati di rapina commessi in un lasso di

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