Cass. pen., sez. V, sentenza 23/10/2018, n. 48319

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. V, sentenza 23/10/2018, n. 48319
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 48319
Data del deposito : 23 ottobre 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: SH RM nato a [...]( ALBANIA) il 27/06/1977 avverso la sentenza del 17/01/2017 della CORTE APPELLO di ROMAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA MICCOLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIANLUIGI PRATOLA che ha concluso chiedendo Il Proc. Gen. conclude per il rigetto udito il difensore CLi Patreu t LA

DIFESA SI RIPORTA AL RICORSO RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 17 gennaio 2017, la Corte di appello di Roma, previa concessione dell'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 cod. pen., ha rideterminato in mesi uno e giorni dieci di reclusione la pena inflitta dal Tribunale della stessa città nei confronti di AR SH per il reato di cui all'art. 462 cod. pen.

2. Avverso tale sentenza l'imputato ha presentato, per il tramite del proprio difensore, ricorso per cassazione articolato in due motivi.

2.1. Con il primo si deduce inosservanza di legge penale in ordine all'art. 131-bis cod. pen., in quanto la Corte territoriale ha dichiarato inammissibile la richiesta di applicazione della causa di non punibilità prevista dalla predetta norma, perché non formulata con l'atto di appello, bensì con i motivi aggiunti, non funzionalmente connessi all'unico originario motivo di gravame (riguardante la concessione delle attenuanti generiche). La decisione della Corte territoriale risulta erronea sia in diritto, perché si pone in contrasto con le

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