Cass. civ., SS.UU., sentenza 16/06/2010, n. 14494
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Testo completo
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. C V - Primo Presidente -
Dott. D L M - Presidente di Sezione -
Dott. S G - Consigliere -
Dott. B E - Consigliere -
Dott. T S - Consigliere -
Dott. A G - rel. Consigliere -
Dott. S M B - Consigliere -
Dott. D'ALESSANDRO Paolo - Consigliere -
Dott. T F - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso 15092-2009 proposto da:
M D D, in persona del Ministro pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che lo rappresenta e difende ope legis;
- ricorrente -
contro
C B (CRVBRN71A28F839M), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA LATTANZIO 5, presso lo studio dell'avvocato C F, che lo rappresenta e difende, per delega a margine del controricorso;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 1030/2009 della CORTE D'APPELLO di ROMA, depositata il 09/03/2009;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 27/04/2010 dal Consigliere Dott. G A;
udito l'Avvocato G F dell'Avvocatura Generale dello Stato;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GOLIA Aurelio che ha concluso per il rigetto del ricorso;A.G.O.. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
1. In data 29 marzo 2009 Bruno C si presentava al Distretto Militare di Napoli per essere sottoposto agli accertamenti sanitari finalizzati, al reclutamento al servizio militare di leva;a seguito delle visite mediche, la Commissione di leva del C lo dichiarava "rivedibile". L'anno seguente il C, presentandosi nuovamente alle visite mediche, veniva giudicato idoneo a prestare servizio militare e conseguentemente arruolato presso la "Scuola di Fanteria di Cesano di Roma". Il C accettava il giudizio medico militare senza impugnare avanti al competente T.A.R. detto atto e la successiva cartolina precetto con la quale veniva reclutato.
In data 4 giugno 1997 il C, recluta in servizio presso la Scuola di Fanteria, si allontanava senza permesso dalla Caserma, rendendosi irreperibile per diverse ore. Dopo molte ed infruttuose ricerche da parte di molti militari della Compagnia, il C faceva ritorno in Caserma verso le ore 19:00 del medesimo giorno, presentando alcune ferite di lieve entità ed affermando inizialmente di essere stato minacciato e percosso da alcuni commilitoni a viso coperto. Immediatamente soccorso, era accompagnato da due militari in infermeria, dove veniva visitato e medicato dall'Ufficiale Medico responsabile che ne disponeva il ricovero in osservazione per la notte, sotto stretta vigilanza a mezzo piantonamento. Alle ore 23.40 circa, il C, dopo aver eluso la sorveglianza dei due commilitoni che lo piantonavano, si gettava dalla finestra, riportando la frattura del piede sinistro e la lussazione della scapola sinistra. Trasportato immediatamente all'Ospedale Civile San Filippo Neri di Roma, il C era giudicato guaribile in 30 giorni e ne veniva disposto il ricovero presso il reparto Neuropsichiatrico del Policlinico Militare di Roma dove era posto in licenza di convalescenza per 90 giorni.
In seguito, il C, nuovamente sottoposto a visita medica presso l'Ospedale Militare di Caserta, veniva riformato, essendo accertato che lo stesso era affetto da disturbi della personalità. In data 27 aprile 1999, il C, a mezzo dei suoi legali, citava il Ministero della Difesa per vederlo condannare al risarcimento dei danni materiali e morali subiti a suo dire dall'illegittimo arruolamento e dall'incidente occorsogli il 4 giugno 1997.