Cass. civ., sez. II, sentenza 30/07/2004, n. 14547

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., sez. II, sentenza 30/07/2004, n. 14547
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 14547
Data del deposito : 30 luglio 2004
Fonte ufficiale :

Testo completo

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. V A - Presidente -
Dott. C V - Consigliere -
Dott. S O - Consigliere -
Dott. B E - rel. Consigliere -
Dott. M E - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
G G, elettivamente domiciliato in

ROMA VA MOLVENO

21, presso lo studio dell'avvocato L M, che lo difende, giusta delega in atti;



- ricorrente -


contro
M F, elettivamente domiciliato in

ROMA VA ANTONIO LOCATELLI

9, presso lo studio dell'avvocato G M, che lo difende unitamente all'avvocato M P, giusta delega in atti;



- controricorrente -


e contro
VRGONA IMMACOLATA;

- intimata -
avverso la sentenza n. 3301/00 della Corte d'Appello di ROMA, depositata il 25/10/00;

udita la relazione della causa svolta nella Pubblica udienza del 17/02/04 dal Consigliere Dott. E B;

udito l'Avvocato M L, difensore del ricorrente che ha chiesto l'accoglimento del ricorso;

udito l'Avvocato M G, difensore del resistente che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.

CARESTIA

Antonietta che ha concluso per il rigetto del ricorso. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con atto notificato il 15 novembre 1993 Francesco Merlino citò davanti al Pretore di Roma G G, affinché fosse condannato al rilascio di un appartamento che era stato venduto il 19 agosto 1990 all'attore dalla moglie del convenuto C M, deceduta il 3 giugno 1993. Il G chiese, in via riconvenzionale, di essere dichiarato comproprietario dell'immobile per la quota di metà, sostenendo: che il bene era stato acquistato il 19 dicembre 1988 da sua moglie con denaro di entrambi e in regime di comunione legale, in quanto vi era stata riconciliazione, dopo la loro separazione consensuale, omologata con provvedimento dell'8 aprile 1988;
che l'apparente alienazione a Francesco Merlino era simulata. Con ordinanza pronunciata all'udienza del 16 dicembre 1993 il Pretore dichiarò la propria incompetenza per valore e rimise le parti davanti al Tribunale di Roma. Alla riassunzione provvide Francesco G. Fu poi disposta ed eseguita l'integrazione del contraddittorio nei confronti di Immacolata Virgona, coniugata con Francesco Merlino in regime di comunione legale e contestataria dell'immobile in questione, che rimase contumace.
Con sentenza n. 1187/1998 il Tribunale, respinte le domande proposte da G G, accolse quella formulata da Francesco Merlino. Impugnata dal soccombente, la decisione è stata confermata dalla Corte di appello di

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