Cass. pen., sez. IV, sentenza 05/05/2020, n. 13586

a seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: POLTRONIERI MARIO GIUSEPPE nato a SAN MARTINO DALL'ARGINE il 12/02/1939 avverso la sentenza del 14/10/2019 della CORTE APPELLO di MILANOvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere A E;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore L T che ha concluso chiedendo Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilità del ricorso. udito il difensore E' presente l'avvocato D'ALESSIO FRANCESCA del foro di ROMA in difesa di POLTRONIERI MARIO GIUSEPPE che si riporta ai motivi del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con la sentenza in epigrafg la Corte di appello di Milano ha confermato la sen- tenza del Tribunale di Milano del 24 ottobre 2017,, con cui Pieri M G era stato condannato alla pena complessiva di mesi quattro di reclusione in relazione ai reati di cui agli 6a::LRFE330248BECAE47EACC5::2018-12-31" href="/norms/codes/itatextk78cey4ohfenfa/articles/itaartj4f0d0ok7dx1lzc?version=03d1b6ad-25e4-5fdd-a1df-182d8479dd6a::LRFE330248BECAE47EACC5::2018-12-31">6ad-25e4-5fdd-a1df-182d8479dd6a::LRFE330248BECAE47EACC5::2018-12-31" href="/norms/codes/itatextk78cey4ohfenfa/articles/itaartj4f0d0ok7dx1lzc?version=03d1b6ad-25e4-5fdd-a1df-182d8479dd6a::LRFE330248BECAE47EACC5::2018-12-31">artt. 189, commi 1, 6 e 7, C.d.S., perché, alla guida di autovettura Toyota Corolla, avendo con la propria condotta determinato un incidente stradale dal quale derivavano lesioni a V L, non ottemperava all'obbligo di fermarsi (capo A) e di prestare assistenza alle persone ferite (capo B) (in Milano il 2 marzo 2012). _ L'incidente era ricostruito grazie alle dichiarazioni rese dalla parte civile, dai test4 R G e S P e !tagli accertamenti degli organi di P.G.: - V L, alla guida di un motociclo Triumph Speed, percorreva via Spezia, proveniente da piazza Belfanti in direzione piazza Magi;
- giunto all'intersezione con via Imperiai il veicolo condotto dall'imputato gli ta- gliava la strada;
lo stesso percorreva via Spezia da piazza Maggi. direzione piazza Beffantite svoltava a sinistra sulla rotatoria per immettersi in via Imperia, non ottem- perando all'obbligo di dare la precedenza a chi proveniva da destra;
- il motociclo si avvedeva dell'autovettura che, proveniente dalla sua sinistra ri- spetto al suo senso di marcia, gli tagliava la strada e lo toccava sul suo fianco sinistro, per cui perdeva il controllo della moto, urtando i veicoli in sosta sulla destra della sua carreggiata prima di cadere al suolo. La Corte territoriale ha considerato le dichiarazioni del teste R genuine, esaustive ed univoche. Egli aveva chiarito di aver avuto una visuale perfetta dello scontro e la piena consapevolezza della responsabilità del Pieri, tanto che, dopo la fuga di quest'ultimo, si era immediatamente posto al suo inseguimento;
ricordava poi di essere riuscito a fermare il Pieri, il quale gli aveva riferito di volersi recare a casa per cambiare l'auto, perché non era assicurata. La deposizione testimoniale, quindi, consentiva di precisare il contenuto delle iniziali dichiarazioni. La credibilità del V non poteva essere inficiata dalle risultanze del referto;
egli, infatti, era stato sbalzato dalla motocicletta ed era caduto a terra e, per tale ragione, aveva sofferto di tachicardia fino all'ospedale, per cui poteva aver effettivamente riportato escoriazioni su gran parte del corpo, ancorché nel referto fosse stata docu- mentata soltanto una piccola escoriazione pararotulea destra, con prognosi di dieci giorni. Il Pieri, infatti, aveva cercato di ostacolare gli accertamenti e, in particolare, aveva contattaifd un assicuratore per stipulare un'assicurazione, ignorando di essere già assicurato.