Cass. pen., sez. IV lav., sentenza 31/05/2023, n. 23732
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a seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: C F nato a PIEDIMONTE MATESE il 27/07/1991 avverso l'ordinanza del 13/12/2022 del TRIB. LIBERTA' di ROMA udita la relazione svolta dal Consigliere M C;lette/sentite le conclusioni del PG GIULIO ROMANO Il Proc. Gen. conclude per il rigetto udito il difensore E presente l'avvocato T G del foro di ROMA in difesa di: C F la quale dichiara di rinunciare al ricorso. RITENUTO IN FATTO 1.Con ordinanza in data 13.12.2022 il Tribunale di Roma, Sez. Riesame, in accoglimento dell'appello proposto dal Pubblico Ministero avverso l'ordinanza emessa in data 23 settembre 2022 con cui il Gip del Tribunale di Latina aveva applicato a F C la misura degli arresti domiciliari, ha applicato al medesimo la misura della custodia cautelare in carcere. Allo stesso in particolare è stato contestato il reato di cui all'art. 73 d.p.r. 9 ottobre 1990 n. 309 per aver ceduto in più occasioni sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish sia da solo (capi 9 e 10) sia in concorso con il fratello L C (capi 3, 5 e 7) che in concorso con G C (capo 8). A fondamento della sostituzione della misura il Tribunale di Roma ha posto il rilievo che nell'ambito di un altro procedimento sempre relativo a reati in materia di stupefacenti il C, sottoposto agli arresti domiciliari, avesse violato più volte la misura tanto che in data 15.9.2021 il giudice procedente gli aveva nuovamente applicato la misura della custodia cautelare in carcere.