Cass. pen., sez. II, sentenza 07/11/2019, n. 45419
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Testo completo
seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SALERNOnel procedimento a carico di: LI ND nato a [...] il [...] avverso l'ordinanza del 13/06/2019 del TRIB. LIBERTA' di SALERNO udita la relazione svolta dal Consigliere MARCO MARIA MONACO;
sentite le conclusioni del PG KATE TASSONE per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
Il TRIBUNALE DI SALERNO, SEZIONE del RIESAME, con ordinanza del 13/6/2019, accogliendo la richiesta di riesame avverso il provvedimento emesso dal GIUDICE per le INDAGINI PRELIMINARI del TRIBUNALE di SALERNO, in data 18/5/2019, sostituiva la misura degli arresti domiciliari a quella della custodia cautelare in carcere originariamente applicata a LI ND in relazione al reato di cui all'art. 628 CP.
1. Avverso l'ordinanza propone ricorso il Pubblico Ministero che deduce in un unico articolato motivo.1.1. "Inosservanza o erronea applicazione della legge penale con specifico riferimento al testo dell'art. 275, comma 1, c.p.p., sotto il profilo della inidoneità della misura cautelare personale scelta, in relazione alle ravvisate esigenze cautelari di cui all'art. 274, lett. c), c.p.p.". "Mancanza, contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione in ordine alla scelta della misura cautelare personale - con specifico riferimento alla scelta della misura cautelare personale degli arresti domiciliari in relazione all'esigenza cautelare specialpreventiva di cui all'art. 274 lett. c) c.p.p. ravvisata nell'ordinanza impugnata". Il ricorrente evidenzia che il Tribunale, che ha riconosciuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e la gravità delle esigenze cautelari, in specifico del pericolo di reiterazione dei reati, ha erroneamente applicato i criteri di scelta della misura cautelare. Nel caso concreto, infatti, la presenza di precedenti penali per stupefacenti, le modalità di esecuzione dei