Cass. pen., sez. IV, sentenza 30/10/2018, n. 49613

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. IV, sentenza 30/10/2018, n. 49613
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 49613
Data del deposito : 30 ottobre 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: BATTISTI DANIELA nato a ROVERETO il 03/01/1977 avverso l'ordinanza del 27/10/2017 della CORTE APPELLO di TRENTOudita la relazione svolta dal Consigliere D F;
lette le conclusioni del PG ,L,

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 27.10.2017/ la Corte di appello di Trento rigettava l'istanza di riparazione presentata da B D per la dedotta ingiusta detenzione sofferta con la custodia cautelare agli arresti domiciliari / dal 27 agosto all'8 ottobre 2012, nell'ambito di un procedimento penale per il reato di cui all'art. 270 bis cod.pen., dal quale era stata assolta con la sentenza del Tribunale di Trento del 27.02.2013, confermata dalla Corte di appello di Trento il 17.10.2014. 2. La Corte territoriale rilevava che l'istante aveva posto in essere comportamenti caratterizzati da colpa gravemente ostativa. Evidenziava che era gravata da numerosi precedenti penali per reati commessi nel corso di manifestazioni organizzate dagli anarchici trentini denominati GAIT, frequentava vari soggetti anch'essi oggetto di indagine da parte della Sezione antiterrorismo della Questura di Trento e aveva posto in essere una serie di comportamenti rivelatori della probabile esistenza di un'associazione di carattere e con finalità sovversive. Erano stati individuati luoghi ufficiali di riunione del gruppo che costituivano copertura del livello occulto e base logistica,4erano stati ritrovati nel corso delle perquisizioni taniche di benzina, caschi, manici per martello,candelotti pedari7) martelli rompi vetro;
un manuale intitolato "1000 modi per sabotare questo mondo";
vi era la costituzione di una casa comune,' l'assiduità dei contatti e frequentazioni con i compagni anarchici che nel corso di manifestazioni avevano compiuto azioni di aggressione violenta ( la Corte territoriale ricorda gli episodi del 28 luglio 2009 a Rovereto e del 13 settembre 2009 ITrento );
nella perquisizione presso la abitazione dell'istante era stato trovato un foglio che conteneva l'istruzione per un'azione dimostrativa;
la Battista gestiva inoltre la cassa comune del gruppo dedicata al finanziamento di azioni di protesta t in luoghi sensibili ( Tav e la Grecia).

2. Ha proposto ricorso l'interessata, a mezzo del suo difensore, lamentando violazione di legge e vizio di motivazione con riferimento ai rilievi di seguito indicati. Deduce che il procedimento penale si era concluso con l'assoluzione perché il fatto non sussiste e che la Corte territoriale non ha prestato alcuna apprezzabile attenzione alle risultanze processuali, limitandosi ad esplicitare generiche ed apodittiche asserzioni, che nulla hanno a che fare con comportamenti qualificabili come gravemente colposi. La Corte ha dato rilievo a condotte che, se da un lato sono riconducibili a scelte libere di convincimento politico, dall'altro non possono essere espressivit5di una posizione di vertice apicale di un'associazione la cui esistenza è stata negata dai giudici di merito. Con il secondo motivo deduce violazione di legge e travisamento dell'iter procedimentale con riferimento alla condanna alla spese a favore dell'Avvocatura. Deduce che l'Avvocatura dello stato non aveva chiesto la liquidazione delle spese posto che nessuno era comparso per l'Avvocatura in camera di consiglio.
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