Cass. civ., sez. II, ordinanza 02/08/2024, n. 21798

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La titolarità del diritto reale di veduta costituisce una condizione dell'azione volta ad ottenere l'osservanza da parte del vicino delle distanze di cui all'art. 907 c.c. e, come tale, va accertata anche d'ufficio dal giudice, salvo che da parte del convenuto vi sia stata ammissione, esplicita o implicita, purché inequivoca, della sussistenza di tale diritto.(Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza che aveva accolto la domanda in considerazione della mera mancata contestazione della "liceità del diritto di veduta", da parte del convenuto, pur in assenza di una compiuta e specifica allegazione del titolo posto a fondamento del preteso diritto).

Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., sez. II, ordinanza 02/08/2024, n. 21798
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 21798
Data del deposito : 2 agosto 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Numero registro generale 2248/2021 Numero sezionale 4223/2023 Numero di raccolta generale 21798/2024 Data pubblicazione 02/08/2024 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE CIVILE composta dai magistrati: Oggetto LORENZO ORILIA - Presidente - DISTANZE MILENA FALASCHI - Consigliere - PATRIZIA PAPA - Consigliere rel.- ad. 21/12/2023 - CC ANTONIO SCARPA - Consigliere - R.G.N. 2248/2021 CHIARA BESSO MARCHEIS - Consigliere - ha pronunciato la seguente ORDINANZA sul ricorso 2248 - 2021 proposto da: RU OS, elettivamente domiciliata in Roma, via Kenia 16, presso lo studio dell'avv. Alessia Guerra, rappresentata e difesa dall'avv. Francesco Bauso, giusta procura in calce al ricorso, con indicazione degli indirizzi pec;

- ricorrente -

contro

CA US, elettivamente domiciliata in Roma, via Francesco Duodo n.49, presso lo studio dell'avv. Giuseppe Pannuti, rappresentata e difesa dall'avv. Pasquale Bonomo, giusta procura in calce al controricorso, con indicazione degli indirizzi pec;

- controricorrente -

Numero registro generale 2248/2021 Numero sezionale 4223/2023 Numero di raccolta generale 21798/2024 Data pubblicazione 02/08/2024 avverso la sentenza n. 630/2020 della CORTE D'APPELLO di CALTANISSETTA, pubblicata il 25/11/2020;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 21/12/2023 dal consigliere PATRIZIA PAPA;
lette le memorie delle parti.

FATTI DI CAUSA

Con atto di citazione notificato in data 26/2/2008, PA IC convenne in giudizio, dinnanzi al Tribunale di Enna, IA SS e, premesso, per quel che ancora qui rileva, che era proprietaria di un immobile confinante, sul lato sud, con un appartamento di proprietà della convenuta e che quest'ultima, nel 2002, aveva realizzato un torrino scala in violazione delle distanze legali dalla finestra del suo immobile, compromettendo il suo diritto di veduta, chiedeva fosse ordinata alla convenuta la riduzione in pristino dello stato dei luoghi, con conseguente condanna al risarcimento dei danni. Con sentenza n. 324/2014, il Tribunale di Enna accolse la domanda e condannò IA SS ad arretrare il torrino scala fino a ripristinare la distanza di tre metri dalla veduta diretta vantata dall'attrice, rigettando la domanda di risarcimento dei danni. Con sentenza n.630/2020, la Corte di Appello di Caltanissetta confermò integralmente la decisione, escludendo la fondatezza del motivo di impugnazione formulato da IA SS sull'apertura della veduta, da parte dell'attrice, a distanza

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