Cass. pen., sez. VI, sentenza 19/02/2019, n. 07621

a seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: EL ASRI AZIZ nato il 20/02/1987 avverso la sentenza del 05/03/2018 della CORTE APPELLO di MESSINAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere A C;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore R A che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Messina, a seguito di gravame interposto dall'imputato A E A avverso la sentenza emessa in data 15.5.2017 dal locale Tribunale, in parziale riforma della decisione, concesse le attenuanti generiche prevalenti sulla recidiva, ha rideterminato la pena inflitta al predetto, riconosciuto responsabile dei reati di cui ai capi A)(art. 73 comma 1 d.P.R. n. 309/90 in relazione a complessivi grammi uno di sostanza stupefacente del tipo cocaina) e B)(art. 73 comma 4 d.P.R. n. 309/90 in relazione a complessivi grammi 1.399,9 circa di sostanza stupefacente del tipo hashish e 9,1 di sostanza stupefacente del tipo marijuana).

2. Avverso la sentenza ha proposto ricorso per cassazione l'imputato che, con atto del difensore, deduce:

2.1. Erronea applicazione degli artt. 73 e 75 d.P.R. n. 309/90 e vizio della motivazione in relazione alla errata qualificazione giuridica del fatto essendo stata esclusa l'ipotesi lieve in relazione al capo A) e B), considerando l'assenza di qualsiasi accertamento sul principio attivo presente nella sostanza. Ricorrevano, invero, i presupposti per riconoscere l'ipotesi lieve in relazione al capo A) considerando il modesto quantitativo di sostanza stupefacente ed i rudimentali mezzi per il confezionamento e tenuto anche conto della modesta entità della somma rinvenuta.