Cass. pen., sez. VI, sentenza 18/04/2023, n. 16456
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da AR IM, nato a [...] il [...] avverso la sentenza del 01/10/2021 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti e l'ordinanza impugnata;
esaminati i motivi del ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Enrico Gallucci;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Silvia Salvadori, che ha chiesto che il ricorso venga rigettato.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Firenze con sentenza del 10 ottobre 2021, emessa a seguito di annullamento con rinvio disposto dalla Corte di cassazione, ha confermato la condanna di AR IM per i delitti di rapina, furto e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, rideterminando la pena in anni tre, mesi sette e giorni dieci di reclusione e euro 1.000 di multa.
2. Avverso detta sentenza ricorre, tramite il suo difensore, AR, deducendo quattro motivi.
2.1 Con il primo motivo si eccepisce la nullità della sentenza per omessa notifica all'imputato dell'avviso di fissazione del dibattimento d'appello, in quanto effettuata al suo difensore di fiducia ai sensi dell'art. 157, comma 8-bis, cod. proc. pen., pur in presenza di un'elezione di domicilio in altro luogo, effettuata all'atto della sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari.
2.2. Con il secondo motivo si denuncia violazione di legge in punto di diniego delle attenuanti generiche, per valutazione soltanto parziale degli elementi posti dalla difesa a fondamento del relativo motivo d'appello, non essendo stato considerato, in particolare, il comportamento impeccabile tenuto dall'imputato dopo il suo arresto.
2.3. Con il terzo motivo si deduce violazione dell'art. 548, comma 2, cod. proc. pen., per l'omessa notifica all'imputato del deposito della sentenza di appello, avvenuto oltre il termine riservato in dispositivo.
2.4. Infine, con il quarto motivo si eccepisce nullità della sentenza per inosservanza della richiesta di trattazione orale del processo, avanzata dalla difesa oltre il termine di legge, ma soltanto perché costretta ad attendere inutilmente la risposta della Procura generale distrettuale in ordine alla proposta di concordato ex art. 599-bis, cod. proc. pen., a tale ufficio inoltrata tele matica