Cass. pen., sez. VII, ordinanza 26/01/2022, n. 02969

a seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: DJORDJEVIC NICO LUCA nato a TORINO il 30/12/1994 avverso la sentenza del 23/03/2021 della CORTE APPELLO di TORINOdato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere M N;

MOTIVI DELLA DECISIONE

Djordsijevic Nico Luca ricorre avverso la sentenza di cui in epigrafe che l'ha riconosciuto colpevole del reato di cui all'art. 187, commi 1 ed 1 bis C.d.S., per essersi posto alla guida di un autoveicolo in stato di alterazione psicofisica derivata dall'assunzione di stupefacenti, cagionando un sinistro stradale. Formula un unico motivo con cui lamenta la violazione del disposto dell'art. 62 bis cod. pen. e del vizio di motivazione, per non avere la Corte di appello riconosciuto la prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulle aggravanti contestate senza dare adeguata motivazione, nonostante la piena resipiscenza e la dimostrazione di volersi affrancare dalla dipendenza attraverso un percorso terapeutico, nonché il pieno 'perdono' della persona offesa. Il ricorso è inammissibile. Il motivo qui formulato non risulta introdotto con l'atto di appello e comunque la Corte motiva adeguatamente sul trattamento sanzionatorio, esaminando i motivi effettivamente propositi in sede di gravame, relativi alla ritenuta continuazione fra il reato in esame e quello di cui alla sentenza del Tribunale di Ivrea, doglianza, peraltro, accolta dal giudice di seconda cura che ha ritenuto l'assenza di disegno criminoso fra l'assunzione di stupefacenti ed il mettersi alla guida e la successiva resistenza agli agenti intervenuti sul 'luogo del sinistro. Alla inammissibilità dee ricors0 consegue la condanna deQ ricorrentQ al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila ciascuno in favore della cassa delle ammende.