Cass. pen., sez. II, sentenza 31/07/2018, n. 36865
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MOTIVAZIONE SENTENZA SEMPLIFICATA sul ricorso proposto da: PIROLLI FABIO N. IL 14/02/1964 avverso la sentenza n. 18959/2016 CORTE APPELLO di ROMA, del 22/03/2017 visti gli atti, la sentenza e il ricorso udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/04/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. C7/ c;(_41 che ha concluso per Udito, per la parte civile, l'Avv Uditi difensor Avv. RITENUTO IN FATTO F P, tramite il difensore, ricorre per cassazione awerso la sentenza 22.3.2017 con la quale la Corte d'Appello di Roma, a seguito di giudizio con il rito abbreviato, riconosciuta la equivalenza delle attenuanti generiche con le circostanze aggravanti, nonchè la continuazione fra i reati contestati (concorso in rapina aggravata, porto di arma comune da sparo e ricettazione) lo ha condannato alla pena di anni 4 di reclusione e 1.250,00 € di multa La difesa chiede l'annullamento del provvedimento impugnato deducendo i seguenti motivi così riassunti entro i limiti previsti dall'art. 173 disp. att. cod. proc. pen. 1) violazione dell'art. 62 n. 4 cod. pen. e vizio di contraddittorietà della motivazione, perchè la Corte d'Appello non ha tenuto conto del fatto che il recupero pressochè immediato della somma sottratta ha ridotto al minimo il danno patrimoniale patito dalla persona offesa. 2) violazione dell'art. 81 cpv. e 133 cod. pen.nonchè illogicità e contraddittorietà della motivazione. La difesa afferma che l'aumento della pena di cui all'art. 81 IV comma cod. pen., è stata applicata nella misura quasi massima, senza tenere conto dei principi costituzionali di cui all'art. 27 comma 3 Cost.