Cass. civ., sez. I, sentenza 14/12/2011, n. 26946

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In materia di elettorato passivo, costituisce causa di ineleggibilità alla carica di sindaco (come nella specie) ovvero presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale e circoscrizionale, a norma dell'art. 60, comma 1, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, il ricoprire l'incarico di liquidatore di un consorzio, quale azienda dipendente dal comune, essendo detto liquidatore amministratore di tale consorzio, nel quale raggiunge il fine della liquidazione esercitando poteri tipici ed esclusivi dell'amministratore, pur se più limitati rispetto a quelli dell'amministratore in senso stretto.

Sul provvedimento

Citazione :
Cass. civ., sez. I, sentenza 14/12/2011, n. 26946
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 26946
Data del deposito : 14 dicembre 2011
Fonte ufficiale :

Testo completo

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. CARNEVALE Corrado - Presidente -
Dott. BERRUTI PE AR - rel. Consigliere -
Dott. SALVAGO Salvatore - Consigliere -
Dott. BERNABAI Renato - Consigliere -
Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 2630/2011 proposto da:
D'IC IO (c.f. [...]), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA GIAMBATTISTA VICO 22, presso l'avvocato LUSI Luigi, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato INNOCENZI ES, giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro
TI ES, TI RI, ER ZI, UL TO, EV GI, D'IC LL, DI IZ AN, DI LI PI, D'AL ALESAN, ON AN, MA TO, AD RI, ON TR PA ;

- intimati -

nonché da:
MA TO (c.f. [...]), EV GI (c.f. [...]), TI ES (c.f. [...]), D'IC LL (c.f. [...]), ON TR PA (c.f. [...]), DI IZ AN (c.f. [...]), UL TO (c.f. [...]), ER ZI (c.f. [...]), D'AL ALESAN (c.f. [...]), AD RI (c.f. [...]), TI RI (c.f. [...]), DI LI PI (c.f. [...]), ON AN (c.f. [...]) , elettivamente domiciliati in ROMA, VIA BORSIERI 3, presso l'avvocato CORAPI GI, rappresentati e difesi dall'avvocato SIMONE RENATO, giusta procura a margine del controricorso e ricorso incidentale condizionato;

- controricorrenti e ricorrenti incidentali -
contro
D'IC IO (c.f. [...]), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA GIAMBATTISTA VICO 22, presso l'avvocato LUIGI LUSI, che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato INNOCENZI ES, giusta procura a margine del controricorso al ricorso incidentale condizionato;

- controricorrente al ricorso incidentale -
avverso la sentenza n. 11/2011 della CORTE D'APPELLO di L'AQUILA, depositata il 12/01/2011;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 02/12/2011 dal Consigliere Dott. GI RI BERRUTI;

uditi, per il ricorrente, gli Avvocati LUSI e INNOCENZI che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso principale, inammissibilità dell'incidentale;

udito, per i controricorrenti e ricorrenti incidentali, l'Avvocato SIMONE che ha chiesto il rigetto del ricorso principale, accoglimento dell'incidentale (e deposita avviso di ricevimento);

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SORRENTINO Federico, che ha concluso per il rigetto del ricorso principale assorbito il ricorso incidentale condizionato. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con ricorso ai sensi del D.P.R. n. 570 del 1990, art. 82, notificato in data 20 e 24 maggio 2010, IO TE, ND CO, NE D'MI, VI DD, LU Di LI, AR MI, PI LO ON, DR di BR, RE NI, DR d'IO, PE VE, RI DE e SC ARnetti chiedevano l'annullamento della Delib. n. 17 del consiglio comunale di Moriero pubblicata nell'albo pretorio il 24 aprile 2010, avente ad oggetto la convalida degli eletti a seguito delle consultazioni comunali svoltesi nei giorni 28 e 29 marzo del 2010. Chiedevano altresì l'accertamento della ineleggibilità e dell'incompatibilità del sindaco eletto del comune di Moriero, IO D'CO, ai sensi del D.Lgs. n. 267 del 2000, art. 60, comma 1, n. 5 e n. 11, art. 63, comma 1, e art. 65 (TUEL).
Resisteva IO D'MI ed il Tribunale di Avezzano rigettava l'azione proposta, escludendo che ricorressero le ragioni di ineleggibilità e di incompatibilità dedotte.
Con ricorso del 27 ottobre 2010 gli originari ricorrenti proponevano appello davanti alla corte di L'Aquila. Resisteva all'impugnazione il D'CO.
Rigettate alcune eccezioni di inammissibilità proposte dalla difesa del D'CO e non riproposte in questa sede,la Corte di merito accoglieva l'appello ritenendo fondata la questione dell'ineleggibilità del sindaco ai sensi dell'art. 60, comma 1, n. 11, (TUEL). Riteneva infatti rilevante in tal senso la carica di liquidatore del Consorzio Gestione Risorse Forestali ed Ambientali della Valle Rovereto, azienda dipendente dal Comune, ricoperta dal D'MI all'epoca delle elezioni. Riteneva in proposito che il liquidatore è il legale rappresentante dell'ente che lo amministra, sia pure con i poteri limitati dalla funzione liquidatoria. Affermava pertanto che la ratio del disposto normativo intesa ad impedire tra i vari candidati concorrenti la alterazione della par condicio attraverso la possibilità del titolare di un ufficio pubblico di esercitare forme di pressione sull'elettore, era perfettamente individuabile nella situazione esaminata. Traeva anche argomento a fondamento della tesi appena esposta il fatto che il D'CO avesse rassegnato il 23 aprile 2010, dunque dopo lo svolgimento della consultazione elettorale, le proprie dimissioni dalla carica di liquidatore.
La Corte d'appello, quindi, riteneva che anche a volersi pervenire a differenti

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