Cass. pen., sez. IV, sentenza 21/12/2020, n. 36758

seguente sENTehn..A sul ricorso proposto da: ASDIAME MOUDOUTIAME nato il 01/01/1989 avverso la sentenza del 16/09/2019 della CORTE APPELLO di GENOVAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere A E;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FRANCA ZACCO che ha-eefte1414Q-cbiedeaLlp PI-RFer-694, conclude per l'inammissibilita' del ricorso. udito il difensore Nessun difensore è presente. Or,

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Firenze, su conforme richie- sta delle parti formulata ai sensi dell'art. 599 bis cod. proc. pen., in parziale riforma della sentenza del G.I.P. del Tribunale di Genova del 17 aprile 2019, riqualificati i reati ascrittigli ai capi A), C), D), in quelli previsti dall'art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309 del 1990, ritenuto più grave il reato ex art. 337 cod. pen. di cui al capo B), ha ridotto ad anni due e mesi dieci di reclusione la pena inflitta ad Asdianne Moudou- tiame.

2. L'Asdiame, a mezzo del proprio difensore, ricorre per Cassazione avverso la sentenza della Corte di appello per violazione dell'art. 240 cod. pen.. Si deduce che, essendo stati riqualificati i reati nella diversa e più lieve ipotesi autonoma di cui all'art. 73, comma quinto, d.P.R. n. 309 del 1990 e non essendovi prova che il danaro sequestrato costituisse provento di pregresse cessioni, non po- teva essere confermata la statuizione di confisca della somma di euro duecentoqua- ranta sequestrata all'Asdiame.