Cass. pen., sez. I, sentenza 09/08/2022, n. 30900
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: ON ES nato a [...] il [...] avverso la sentenza del 18/11/2020 del TRIBUNALE di VALLO DELLA LUCANIAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FULVIO FILOCAMO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore STEFANO TOCCI che ha concluso chiedendo che venga dichiarata l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale di Vallo della Lucania condannava l'imputato FR CO alla pena di euro 400 di ammenda per i reati di cui agli artt. 660 e 674 cod. pen. per avere messo dei cocci di vetro davanti alla abitazione di UC NT e su pubblica piazza, fatti commessi dal 30 luglio al 21 settembre 2017. Il Tribunale di Vallo della Lucania ha condannato l'imputato qui ricorrente, riqualificato l'appello in ricorso per cassazione. in virtù dell'inappellabilità della decisione, sulla base della testimonianza della persona offesa, costituita parte civile, e del Mar. Migliaro, Comandante della Stazione di Perdifumo. Acquisita la documentazione prodotta consistente in più fotogrammi ove è possibile vedere l'imputato spargere materiale consistente in vetri, mattoni, fascine di legna e fili di ferro con attaccate alcune pigne, sono stati ritenuti integrati i reati contestati con riconoscimento della responsabilità penale dell'imputato.
2. FR CO ricorre per cassazione, con il ministero del difensore di fiducia, sulla base di un motivo.
2.1. Con l'unico motivo, il ricorrente lamenta, ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. d) ed e) cod. proc. pen. l'omessa motivazione, nonché manifesta illogicità, carenza e contraddittorietà della motivazione e omessa valutazione di una prova decisiva ai fini della decisione per avere il giudice ritenuto attendibile la persona offesa travisando il contenuto della sua deposizione: il materiale era depositato all'interno della proprietà dell'imputato delimitata rispetto alla piazza da una linea rossa, come provato da un'ordinanza del Comune di Perdifumo i la quale aveva ordinato all'imputato di rimuovere dalla sua proprietà i materiali accatastati costituenti una discarica. La testimonianza della p.o. UC contrasta con quella del Mar. Migliaro il quale ha riferito che l'abitazione della parte civile era distante dal punto in cui erano posizionati i cocci di vetro e che la stessa faceva un percorso diverso per accedere alla propria abitazione. Si sottolinea come da anni ci