Cass. pen., sez. II, sentenza 11/07/2018, n. 31725
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a seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI GENOVAnel procedimento a carico di: BRAHO ERMIR nato il 20/08/1981 avverso la sentenza del 13/09/2017 della CORTE APPELLO di GENOVAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SANTE SPINACI che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso. udito il difensore avvocato A D L in sostituzione dell'avv.to G che chiede il rigetto del ricorso. RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO 1.1 La CORTE APPELLO di GENOVA, con sentenza in data 13/09/2017, confermava la condanna alla pena ritenuta di giustizia pronunciata dal GIP del TRIBUNALE di GENOVA, in data 08/10/2015, nei confronti di B E in relazione al reato di cui all' art. 393 cod.pen.. 1.2 Proponeva ricorso per cassazione il Procuratore Generale di Genova, deducendo violazione dell'art. 606 lett. b) e c) cod.proc.pen. in relazione alla qualificazione giuridica dei fatti che dovevano riconnprendersi nella più grave fattispecie originariamente contestata di tentata estorsione.
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