Cass. pen., sez. V, sentenza 09/01/2023, n. 00239
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VERONAnel procedimento a carico di: TT OR RO (CUI 0335TKH) nato a [...] il [...] avverso l'ordinanza del 05/03/2022 del TRIBUNALE di VERONAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI FRANCOLINI letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione MARCO DALL'OLIO, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato;
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del giorno 5 marzo 2022 il Tribunale di Verona non ha convalidato l'arresto in flagranza di RE DR BO eseguito per il delitto di furto in abitazione (avente ad oggetto materiale da pesca di proprietà di ER EL, ubicato all'interno del giardino dell'abitazione dell'offeso).
2. Avverso l'ordinanza ha proposto ricorso per cassazione il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona, formulando un unico motivo con il quale ha dedotto che, in violazione di legge, sarebbe stata esclusa la flagranza o, quantomeno, la quasi flagranza del delitto. La Parte pubblica ricorrente ha rappresentato che il Tribunale è pervenuto a tale statuizione, rilevando che: la polizia giudiziaria è intervenuta a distanza di venti minuti dalla chiamata della persona offesa, il BO è stato rinvenuto all'interno del cortile dell'abitazione del EL ma la merce era già stata restituita, gli stessi operanti hanno appreso le modalità di svolgimento dei fatti non per percezione diretta ma perché riportate dall'offeso;
Tuttavia, ad avviso dell'impugnante, nella specie, avrebbe dovuto ravvisarsi quantomeno la quasi flagranza in quanto: - perché essa ricorra, ai sensi dell'art. 382, comma 1, seconda parte, cod. proc. pen. - come chiarito dalla giurisprudenza di legittimità - non occorre che la polizia giudiziaria abbia diretta percezione dei fatti e sorprenda chi agisce in maniera non casuale, rilevando invece la diretta percezione da parte degli operanti soltanto degli elementi idonei a fare ritenere con altissima probabilità la responsabilità del soggetto per un reato commesso immediatamente prima;
- l'art. 382 cit. non richiede che le cose o le tracce siano trovate sulla persona dell'arrestato ma solo che siano di pronta percezione da parte delle Forze dell'ordine, in modo che non possa esservi dubbio circa la riferibilità del fatto alla stessa persona;
e tali circostanze nella specie ricorrerebbero perché il OT è stato sorpreso dal EL (all'interno del cortile dell'abitazione