Cass. pen., sez. V, sentenza 24/06/2022, n. 24564
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: FACCIO MAURIZIO nato a TORINO il 16/05/1971 avverso la sentenza del 10/09/2020 della CORTE APPELLO di TORINOvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA ROSA ANNA MICCOLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FERDINANDO LIGNOLA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10 settembre 2020, la Corte d'Appello di Torino ha confermato la pronunzia di primo grado con la quale F M era stato ritenuto responsabile del reato di cui all'articolo 497 ter n.1 cod. pen. perché illecitamente deteneva un tesserino di identificazione in uso a Corpi di Polizia e, in particolare, un tesserino rilasciato dal nucleo operativo antibracconaggio dell'OIPA.
2. Avverso la sentenza ha proposto ricorso l'imputato, con atto sottoscritto dal difensore e affidato a un unico motivo, con il quale denunzia la contraddittorietà ed illogicità della motivazione in relazione alla sussistenza del reato
udita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA ROSA ANNA MICCOLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FERDINANDO LIGNOLA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10 settembre 2020, la Corte d'Appello di Torino ha confermato la pronunzia di primo grado con la quale F M era stato ritenuto responsabile del reato di cui all'articolo 497 ter n.1 cod. pen. perché illecitamente deteneva un tesserino di identificazione in uso a Corpi di Polizia e, in particolare, un tesserino rilasciato dal nucleo operativo antibracconaggio dell'OIPA.
2. Avverso la sentenza ha proposto ricorso l'imputato, con atto sottoscritto dal difensore e affidato a un unico motivo, con il quale denunzia la contraddittorietà ed illogicità della motivazione in relazione alla sussistenza del reato
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