Cass. pen., sez. III, sentenza 31/05/2023, n. 23760
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Testo completo
la seguente SENTENZA sui ricorsi proposti da: L L nato il 28/01/1979 Z Y nato il 13/12/1975 avverso la sentenza del 04/04/2022 della CORTE AIPPELLO di VENEZIAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ACETO;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale G PATOLA che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio. Ricorso trattato ai sensi ex art. 23, comma 8 del D.L. n. 137/2020.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.1 sigg.ri L L e Z Y ricorrono congiuntamente per l'annullamento della sentenza del 04/04/2022 della Corte di appello di Venezia che ha confermato la condanna alla pena di un anno e due mesi di reclusione ciascuno, irrogata con sentenza del 18/1012018 del GUP del Tribunale di Vicenza, pronunciata all'esito di giudizio abbreviato e da loro impugnata, per il reato di cui agli artt. 110, 81, cpv., cod. pen., 2, d.lgs. n. 74 del 2000, loro ascritto perché, al fine di evadere le imposte sul reddito e sul valore aggiunto, il L esponeva nelle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi inesistenti avvalendosi di fatture (apparentemente) emesse dall'impresa Yang Suinan di Firenze ma materialmente contraffatte dallo Z. Questi è stato condannato, altresì, per l'ulteriore reato di cui all'art. 2, d.lgs. n. 74 del 2000, perché, quale titolare dell'omonima impresa
udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ACETO;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale G PATOLA che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio. Ricorso trattato ai sensi ex art. 23, comma 8 del D.L. n. 137/2020.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.1 sigg.ri L L e Z Y ricorrono congiuntamente per l'annullamento della sentenza del 04/04/2022 della Corte di appello di Venezia che ha confermato la condanna alla pena di un anno e due mesi di reclusione ciascuno, irrogata con sentenza del 18/1012018 del GUP del Tribunale di Vicenza, pronunciata all'esito di giudizio abbreviato e da loro impugnata, per il reato di cui agli artt. 110, 81, cpv., cod. pen., 2, d.lgs. n. 74 del 2000, loro ascritto perché, al fine di evadere le imposte sul reddito e sul valore aggiunto, il L esponeva nelle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi inesistenti avvalendosi di fatture (apparentemente) emesse dall'impresa Yang Suinan di Firenze ma materialmente contraffatte dallo Z. Questi è stato condannato, altresì, per l'ulteriore reato di cui all'art. 2, d.lgs. n. 74 del 2000, perché, quale titolare dell'omonima impresa
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