Cass. pen., sez. VI, sentenza 10/06/2020, n. 17838
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Testo completo
seguente SENTENZA sul ricorso proposto dal Procuratore della Repubblica di Firenze nel procedimento a carico di D'LE VI Di NS SI, nato a [...] il [...] avverso la ordinanza del 02/07/2019 del Tribunale di Firenze visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Silvia Giorgi;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Assunta Cocomello, che ha concluso chiedendo l'annullamento della impugnata ordinanza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento del 02/07/2019 il Tribunale di Firenze non convalidava l'arresto dell'indagato per i reati di cui agli artt. 73, commi 1 e 4, d.P.R. 309/90 in relazione alla detenzione e coltivazione illecita di sostanza stupefacente del tipo marijuana (gr. 635, suddivisa in vari involucri, oltre gr. 135 di inflorescenze e n. 350 piantine), destinate, secondo l'ipotesi l'ipotesi accusatoria, ad uso non esclusivamente personale. Il giudicante riteneva che gli operanti, avendo unicamente un sospetto (e non la certezza, né un indizio qualificato) circa la qualità illecita delle piante e del loro possibile prodotto, avessero proceduto all'arresto postulando l'illiceità della coltivazione, senza considerare che, allo stato e in attesa dei successivi sviluppi delle indagini tecniche, la misura cautelare reale sarebbe stata adeguata e sufficiente. Con lo stesso provvedimento il giudice rigettava la richiesta di applicazione della misura degli arresti donniciliari.
2. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze ha presentato ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di non convalida dell'arresto e ne ha chiesto l'annullamento, censurando la violazione di legge e il vizio di