Cass. pen., sez. II, sentenza 17/05/2023, n. 21068
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Testo completo
la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da: C G nato a ASCOLI PICENO il 18/03/1978 avverso la sentenza del 25/02/2022 della CORTE APPELLO di ANCONAvisti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;udita la relazione svolta dal Consigliere V T;tintitA il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLA MASTROBERARDINO k 1-. cs 41--k ha concluso chiedendo A's vvkA iir's bwt ck-kb— Vvy,A9A •n'à.r1"‘ tct ITo .\)_v c - d" fldT nsoi Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi dell'art. 23 co. 8 D.L. n.137/2020 e successivo art. 8 D.L. 198/2022 RITENUTO IN FATTO 1. Con il provvedimento impugnato la Corte di appello di Ancona ha confermato la dichiarazione di penale responsabilità dell'odierno ricorrente già pronunciata con sentenza in data 7 gennaio 2020 dal Tribunale di Ascoli Piceno in relazione a fattispecie di appropriazione indebita. 2. Propone ricorso per cassazione l'imputato, C G, con l'Avvocato M G. 2.1. Con il primo motivo si lamenta violazione dell'articolo 603 codice di procedura penale per la mancata acquisizione del video girato da uno dei testimoni la sera del 22 ottobre 2015. Tale ripresa conterrebbe strani movimenti della telecamera, come se il chiosco fosse mosso, e ciò dimostrerebbe che qualcuno si trovava all'interno. Tutto ciò scardinerebbe interamente gli assunti accusatori.
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