Cass. pen., sez. I, sentenza 06/05/2019, n. 18885

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Sul provvedimento

Citazione :
Cass. pen., sez. I, sentenza 06/05/2019, n. 18885
Giurisdizione : Corte di Cassazione
Numero : 18885
Data del deposito : 6 maggio 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

la seguente SENTENZA sul ricorso proposta da CO RE FA SI, nato a [...] il [...] avverso l'ordinanza del 04/06/2018 del Magistrato di sorveglianza di Roma visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Francesco Centofanti;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Roberto Aniello, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza in epigrafe il Magistrato di sorveglianza di Roma - provvedendo, in sede di opposizione, ai sensi degli artt. 666, 667 comma 4, e 678 comma 1-bis, cod. proc. pen., sull'istanza di remissione del debito per spese di giustizia avanzata da RE FA SI CO, condannato per concorso esterno nel delitto di cui all'art. 416-bis cod. pen. - la respingeva, per difetto del requisito delle disagiate condizioni economiche. Detto giudice richiamava, in proposito, la rimarchevole entità dei redditi ascrivibili all'intero nucleo familiare dell'istante (composto da lui stesso, dalla moglie e dal figlio), derivanti anche dall'esercizio di attività d'impresa, nonché la consistenza del relativo patrimonio immobiliare, seppur nel frattempo parzialmente ceduto, a titolo oneroso o gratuito;
gli uni, e l'altro, ritenuti idonei a permettere agevolmente l'adempimento, se del caso previa rateizzazione, a fronte del quantificato importo di circa 55 mila euro (del quale peraltro CO, coimputato nel processo, risponderebbe solo pro-quota).

2. Ricorre per

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