Cass. civ., SS.UU., sentenza 28/01/2011, n. 2062
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In tema di concessione ad uso esclusivo di beni demaniali la giurisdizione appartiene al giudice ordinario se la controversia trovi la propria origine in un rapporto tra concessionario (nella specie una società privata subentrata ad altra società nella titolarità della concessione demaniale per la gestione di un porto turistico) ed il terzo, sempre che l'Amministrazione concedente resti totalmente estranea a tale rapporto derivato e non possa ravvisarsi alcun collegamento con l'atto autoritativo concessorio, da qualificarsi come mero presupposto. Al contrario, quando la pretesa azionata sia riferibile direttamente all'atto di concessione e l'Amministrazione concedente abbia espressamente previsto ed autorizzato il rapporto tra concessionario e terzo, la giurisdizione appartiene al giudice amministrativo. (In applicazione del principio, la SC ha ritenuto spettasse all'AGO la controversia intercorsa tra la società titolare della concessione demaniale ed alcuni privati che assumevano di avere stipulato con un precedente gestore contratti di assegnazione di posti di ormeggio, dei quali la società subentrante non aveva conoscenza).
Sul provvedimento
Testo completo
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. D L M - Primo Presidente f.f. -
Dott. P V - Presidente di sezione -
Dott. M A - Consigliere -
Dott. P L - Consigliere -
Dott. S A - Consigliere -
Dott. R R - Consigliere -
Dott. M L - Consigliere -
Dott. C F - rel. Consigliere -
Dott. M U - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COAST TO COAST INVESTIMENTI a R.L., in persona del legale rappresentante pro-tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA SANTA CATERINA DA SIENA 46, presso lo studio dell'avvocato G G, che la rappresenta e difende, per delega a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
C R, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DELLA SCROFA 64, presso lo studio legale ZUNARELLI E ASSOCIATI, rappresentata e difesa dagli avvocati SANTI SILVIA, CELLI ALFONSO, per delega in calce al controricorso;
- controricorrente -
e contro
MATTIOLI GUSTAVO, CAPITANERIA DI PORTO DI RIMINI, MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI;
- intimati -
avverso la decisione n. 120/2009 del CONSIGLIO DI STATO, depositata il 14/01/2009;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 23/11/2010 dal Consigliere Dott. FILIPPO CURCURUTO;
uditi gli avvocati Giuseppe GRECO, Alfonso CELLI, Silvia SANTI;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CENICCOLA Raffaele, che ha concluso per l'A.G.A.;
rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La società Coast to Coast Investimenti s.r.l. è subentrata ad altra società nella titolarità della concessione demaniale per la gestione di un approdo turistico in Cesenatico.
Determinatosi un conflitto fra la subentrante e taluni privati, che assumevano di aver stipulato con la precedente concessionaria contratti di assegnazione di posti di ormeggio, dei quali la Coast to Coast non aveva avuto conoscenza, il Ministero dei Trasporti, investito del problema con dispacci del 13 luglio 1999. 14 ottobre 1999 e 7 aprile 2000 segnalava che i contratti stipulati fra l'originaria concessionaria ed i privati non potevano condizionare l'amministrazione e la posizione della società subentrante, la quale- secondo il Ministero - aveva la facoltà di richiedere l'intervento dell'autorità marittima a tutela del pieno godimento del bene ottenuto in concessione.
Il Ministero invitava quindi la Capitaneria di Porto di Rimini ad emettere, a tutela della concessionaria, unica referente dell'Amministrazione, ingiunzioni di sgombero a norma dell'art. 34 cod. nav.. Contro queste ingiunzioni gli interessati hanno proposto ricorso al Tar dell'Emilia-Romagna, che lo ha accolto.
Il Consiglio di Stato, confermata la giurisdizione del giudice amministrativo, ha rigettato l'appello della Coast to Coast Investimenti S.r.l..
Sul motivo concernente la giurisdizione il Consiglio di Stato richiama anzitutto la sentenza n. 12087/2004 di queste Sezioni unite, che ha affermato la giurisdizione del giudice ordinario in controversia del tutto analoga, avente ad oggetto cioè ingiunzioni di sgombero di posti di ormeggio nello nel medesimo porto turistico. In proposito, il Consiglio di Stato osserva che la sentenza ha